3 febbraio 2016 08:31
Continua il braccio di ferro tra ENI e sindacati sulla dismissione di Saipem e la ventilata cessione di una significativa quota di Versalis al fondo di private equity americano SK Capital Partners, per la quale sono ancora in corso trattative.
SCIOPERO DI OTTO ORE. Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil hanno deciso di replicare lo sciopero del 20 gennaio scorso proclamando una nuova astensione del lavoro di otto ore, il 19 febbraio 2016, in tutti gli impianti del gruppo ENI e di Saipem. Lo stesso giorno si terrà una manifestazione nazionale a Roma “per contrastare la prospettiva di un forte ridimensionamento del Gruppo in Italia e per favorire una politica industriale del Gruppo e rilanciare il ruolo di Sapiem nel mercato energetico e infrastrutturale".
CONTRO VENDITA A SK CAPITAL. "Abbiamo recentemente illustrato al ministro dello Sviluppo Economico le ragioni per le quali contrastiamo la cessione del 70% di Versalis a SK Capital - si legge in una nota congiunta dei tre sindacati -. Si tratta di un Fondo che non ha la forza necessaria per sostenere l’acquisizione di Versalis che rischia di venire indebitata e spezzettata, chiudendo una pagina importante, un pezzo di storia della chimica e dell’industria di questo paese".
INTERVENGA LA CDP. “Attendiamo una nuova convocazione del Ministro e ribadiamo la necessità di garantire, attraverso la partecipazione del Fondo investimenti di Cassa Depositi e Prestiti, una forte presenza italiana in Versalis - continua la nota -. La chimica ha una redditività di medio e lungo periodo e ha bisogno di investimenti e ammodernamenti: un Fondo delle dimensione e delle caratteristiche di SK Capital non può garantire la prosecuzione della chimica italiana”.
SK CAPITAL CONFERMA INTERESSE. I sindacati rispondono così alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal managing director di SK Capital, Barry Siadat, che dopo aver confermato l’esistenza di trattative con ENI per acquisire una partecipazione in Versalis, aveva rassicurato i lavoratori sul mantenimento dei posti di lavoro e degli impianti.
Rassicurazioni che non hanno però convinto i sindacati: “Non bastano queste dichiarazioni per certificare l’italianità di Versalis: sono al contrario le quote azionarie - aveva ribadito a caldo Emilio Miceli, segretario generale della Filctem-Cgil -. Riteniamo quella di Versalis una classica operazione da effettuarsi attraverso l’intervento del Fondo per gli investimenti della Cassa Depositi e Prestiti”.
CHI È SK CAPITAL. Fondato nel 2007 da Barry Siadat e Jamshid Keynejad, il fondo statunitense possiede partecipazioni in aziende che nel complesso generano ogni anno quasi 9 miliardi di dollari di ricavi, con un totale di 9.000 dipendenti occupati in un centinaio di impianti produttivi presenti in una trentina di paesi, tra cui l’Italia.
Tra le aziende che operano nel settore dei polimeri si segnalano Ascend, produttore statunitense di poliammidi per usi plastici e fibre, Addivant (additivi e intermedi), Archroma (ex pigmenti Clariant) e TPC Group, produttore di frazioni e C4 e C3, building-block per l’industria della gomma (butadiene, butene-1, derivati dell’isobutilene).
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