Home | Blog | All'Ambiente più scienza e meno demagogia
Blog
All'Ambiente più scienza e meno demagogia
sabato 13 febbraio 2021
Dopo un Generale ambientalista, giunge sullo scranno del Ministero dell'Ambiente - ribattezzato Ministero della Transizione ecologica - uno scienziato che viene dalla ricerca, esperto di tecnologie e con provate doti manageriali.
Laureato in Fisica, già direttore scientifico dell'Istituto italiano di tecnologia di Genova e Chief Technology & Innovation Officer di Leonardo, Roberto Cingolani sembra avere tutte le carte in regola per svolgere un ruolo che va oltre la mera difesa dell'Ambiente: la transizione ecologica - essendo un percorso di cambiamento e di sviluppo, non di conservazione - richiede infatti una comprensione profonda delle dinamiche economiche, industriali, ed energetiche, oltre che curiosità e competenze; e il fatto che l'innovazione sarà nei pensieri del nuovo ministro non può che aggiungere valore aggiunto al suo profilo.
E che sia uomo di azione e non solo di contemplazione lo dimostra il suo curriculum: pur avendo al suo attivo ben 100 brevetti ed essendo autore o co-autore di oltre 1000 pubblicazioni su riviste internazionali, Cingolani vanta anche la fondazione e la direzione di due importanti istituti scientifici italiani: il National Nanotechnology Laboratory dell'Infm a Lecce e l’Istituto italiano di tecnologia di Genova, di cui è stato direttore scientifico fino alla recente nomina a responsabile tecnologia e innovazione di Leonardo.
Ci aspettiamo, quindi, dal nuovo Ministro un approccio più scientifico e meno ideologico, più manageriale e meno demagogico, considerando anche i fondi che saranno stanziati nei prossimi anni per indirizzare il nostro sistema industriale sui binari che la UE sta tracciando con il Green Deal europeo, una sfida dal risultato tutt'altro che scontato.
di: Carlo Latorre "Gli articoli in questa sezione non sono opera della redazione ma esprimono le opinioni degli autori"
Poca attenzione al settore, nonostante il tema sia da mesi sotto i riflettori dei media. Solo Verdi e sinistra chiedono l'attivazione della plastic tax. Si parla più di raccolta e termovalorizzazione di rifiuti.
di: Carlo Latorre
Quanta confusione sulla Direttiva SUP
Bioplastiche sì o no? C'è un accordo tra il Governo italiano e la Commissione europea? dal 3 luglio non vedremo più stoviglie monouso in plastica sugli scaffali?
di: Carlo Latorre
Boicottare paga?
L'associazione dei trasformatori turchi di materie plastiche Pagev rivendica il successo della campagna "Stop Buying".
di: Carlo Latorre
Tra le 10 piaghe d'Egitto e i Blues Brothers
Uno dopo l'altro si stanno allineando i tasselli che rendono il domino del post-covid sempre più complesso da giocare.
di: Carlo Latorre
Perché nascondere la plastica dietro la carta?
Ci sfugge il senso di realizzare una bottiglia di carta con liner di plastica e chiusura di polietilene, rendendo l'imballaggio scarsamente riciclabile a fine vita.
di: Carlo Latorre
Filastrocca plastic-free
Testo di Mimmo Mòllica
di: Carlo Latorre
Non solo plastic free, ci sono anche Comuni plastic sì
Il sindaco di Pontecurone: “La soluzione non è eliminare tutta la plastica ma usarla in modo consapevole, vogliamo essere un comune incivil free”.
Carlo Latorre, giornalista esperto di magazine cartacei e digitali, è il direttore di Polimerica, quotidiano online sul mondo delle materie plastiche da lui fondato nel 2003. In precedenza ha diretto il mensile Materie Plastiche ed Elastomeri.