7 luglio 2023 10:24
Lotta all'illegalità, IVA agevolata al 5% per i prodotti compostabili con oltre il 60% di contenuto rinnovabile e una maggiore coerenza normativa a livello europeo per ridurre l'incertezza e favorire gli investimenti nel settore: sono queste le principali richieste della filiera italiana delle plastiche compostabili che si è riunita ieri a Roma in occasione della presentazione del IX Rapporto sulla filiera italiana delle bioplastiche compostabili (leggi articolo) in un convegno organizzato da Assobioplastiche, Consorzio Biorepack e CIC (Consorzio Italiano Compostatori).
Sul fronte dell'illegalità, il presidente di Assobioplastiche Luca Bianconi (nella foto a destra) ha sottolineato come, a dieci anni dall'introduzione della legge che impone l'utilizzo di sacchetti per la spesa compostabili, la diffusione di quelli fuori norma sia addirittura aumentata, dal 22% del 2021 al 28% del 2022. In volume, secondo i dati presentati ieri da Plastic Consult, sono 22mila tonnellate su un totale di 78.000 tonnellate di sacchetti immessi sul mercato nazionale.
Le forme di illegalità, ha spiegato Bianconi, sono le più varie: dalle borse per asporto merci o alimenti sfusi prive di qualsiasi requisito di legge (certificazioni di biodegradabilità e compostabilità, rinnovabilità e relative etichettature) all'apposizione di marchi di certificazione di compostabilità su sacchetti privi dei requisiti stabiliti dallo standard EN 13432, ad esempio contenenti percentuali di materia prima di origine rinnovabile inferiore al 60%, fino ai sacchetti dichiarati compostabili, ma che in realtà contengono quantità più o meno rilevanti di polietilene.
Al limite della legalità è anche un fenomeno più recente: la presenza sugli scaffali di piatti e posate in plastica convenzionale, ma etichettati "riutilizzabili" per aggirare il divieto imposto dalla Direttiva SUP. Secondo Bianconi, sarebbero peggio di quelli commercializzati in passato, poiché più pesanti, pur essendo destinati alla stessa funzione, ovvero l'usa e getta.
“Tutti questi fenomeni creano danni da molti punti di vista - ha affermato Marco Versari (nella foto), presidente di Biorepack -. Erodono i margini di crescita delle aziende che operano nella legalità e, così facendo, riducono le loro possibilità di fare investimenti che hanno ricadute positive sia in termini occupazionali sia per l’individuazione di soluzioni innovative a ridotto impatto ambientale. Inoltre creano problemi anche economici ai Comuni impegnati nella raccolta differenziata della frazione organica dei rifiuti: una minore qualità della raccolta equivale infatti a minori corrispettivi economici che possiamo garantire loro come consorzio”.
Contro l'illegalità, Assobioplastiche chiede sanzioni più pesanti, ma meglio modulate per colpire chi specula, ovvero produttori e distributori di sacchetti fuori legge; destinando i proventi agli organismi accertatori in modo a potenziarne l'efficacia. A questo proposito, il presidente di Assobioplastiche ha ricordato la piattaforma online avviata l'anno scorso dall'associazione per la segnalazione, in forma anonima, di potenziali illeciti nel settore degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile (leggi articolo).
Per sostenere il settore, anche contro una concorrenza extraUE che fa leva sul dumping, il Governo italiano potrebbe agire in diversi modi: oltre all'Iva agevolata, viene chiesta una specifica classificazione Ateco/NACE, che faciliterebbe l'introduzione di misure di sostegno mirate.
Alla politica viene anche chiesto di difendere l'industria italiana a Bruxelles, come già fatto in passato. Bianconi ha infatti ricordato come le recenti misure avanzate a livello europeo, in particolare la proposta di Regolamento Imballaggi e la direttiva SUP, da un lato rendono obbligatorie le plastiche compostabili per alcuni prodotti e, dall'altro, le penalizzano: un comportamento incoerente che inibisce gli investimenti nel settore.
© Polimerica - Riproduzione riservata
Viale Kennedy , 986 - 21050 Marnate (VA)
Tel: 0331 389077 - Fax: 0331 389078
Web: www.vanettimaster.com/ - Email: vanetti@vanettimaster.com
Via Savona, 97 - 20144 Milano (MI)
Tel: +39 02.47711169 - Fax: +39 02.47711188
Web: www.plasticconsult.it - Email: info@plasticconsult.it
Via F. de Sanctis, 74 - 20141 Milano (MI)
Tel: +39 02.21118692
Web: www.plasticfinder.it/ - Email: info@plasticfinder.it
Viale Buonarroti, 10 - 28100 Novara (NO)
Tel: 0321 398648 - Fax: 0321 398650
Web: www.leanplastic.it - Email: info@grecuconsulting.com
La società del gruppo Schwarz offre alle aziende materiali riciclati e un'ampia gamma di servizi per supportare le aziende nella transizione verso l'economia circolare.
La piattaforma digitale per la compravendita di materie plastiche passa alla versione 2.0 e si prepara alle prossime sfide normative in tema di contenuto riciclato.