18 giugno 2019 08:39
La Federazione europea dei riciclatori di materie plastiche, Plastics Recyclers Europe (PRE), ha pubblicato un documento che identifica i pre-requisiti necessari per aumentare il riciclo di imballaggi flessibili in polietilene, al fine di ricavarne un materiale rigenerato di elevata qualità.
Il potenziale di riciclo è infatti elevato, dato che il consumo europeo di film in LDPE e LLDPE è pari a circa 9 milioni di tonnellate annue, mentre il tasso di riciclo è di poco superiore al 30%.
"I rifiuti da film plastici sono ancora percepiti come un flusso complesso e difficile da trattare - afferma Ton Emans, Presidente di Plastics Recyclers Europe -. Tuttavia, in Europa abbiamo dimostrato che si possono riciclare anche i film estensibili. Per ottenere quantità aggiuntive di imballaggi post-consumo è però richiesto un forte impegno dell'intera filiera al fine di rendere questo materiale pienamente sostenibile”.
I principali fattori che ostacolano il riciclo di film poliolefinici sono i bassi tassi di raccolta e l'insufficiente qualità dei materiali in ingresso, oltre alla mancanza, a monte, di una corretta progettazione degli imballaggi per il riciclo (ecodesign). Occorre quindi armonizzare a livello europeo i processi raccolta e selezione per aumentare sia la quantità che la qualità dei rifiuti raccolti.
La composizione degli imballaggi in plastica determina in larga misura il loro grado di riciclabilità, in quanto strutture e materiali incompatibili con il riciclo meccanico provocano interruzioni nel funzionamento degli impianti. Pertanto, nello studio di una confezione e nell'introduzione di ogni tipo di innovazione tecnologica, andrebbero seguite le linee guida per il riciclo.
Infine - afferma Plastics Recyclers Europe - sebbene negli ultimi anni vi siano stati notevoli progressi nelle tecnologie di selezione e riciclo, sono necessari ulteriori investimenti nella ricerca e sviluppo per migliorare continuamente la qualità del materiale riciclato.
In questo contesto, lo sforzo dell’industria deve essere accompagnato da un adeguato quadro legislativo a livello comunitario e nazionale. Le nuove misure introdotte dalla revisione delle direttive sui rifiuti, dalla strategia UE sulle materie plastiche e dalla direttiva sugli articoli monouso obbligano l'industria a intervenire in modo radicale e immediato nella produzione e nella gestione dei rifiuti degli imballaggi in plastica - aggiunge l’associazione -. È indispensabile individuare nuove soluzioni per aumentare i tassi di raccolta e la qualità dei rifiuti, nonché valutare il potenziale del materiale attualmente avviato in discarica o incenerito.
Occorre infatti lavorare per progettare imballaggi sicuri, leggeri e funzionali, garantendone al contempo la riciclabilità al termine del loro ciclo di vita.
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