6 dicembre 2018 08:00
A margine della European Bioplastics Conference, tenutasi nei giorni scorsi a Berlino, sono stati assegnati i premi Bioplastics Award alle migliori applicazioni in biopolimero, promossi ogni anno dal magazine Bioplastics.
Ai tre vincitori scelti nella rosa dei cinque finalisti selezionati dalla giuria (leggi articolo) è stato consegnato un trofeo stampato in 3D con bioplastiche: PLA e PHA con rinforzo in fibre naturali e cariche metalliche.
Il primo premio è stato assegnato alla società indiana Aakar Innovations, che ha messo a punto una linea di assorbenti per igiene intima interamente compostabili, con una doppia valenza sociale e ambientale che ha impressionato favorevolmente i giurati. Questi prodotti generano infatti un volume di rifiuti, nella sola India, pari a 9mila tonnellate annue.
Non solo: nel paese asiatico le mestruazioni sono considerate impure, con il corollario di vergogna, segretezza, mancanza di accesso ad assorbenti puliti o servizi igienici attrezzati. Quasi 300 milioni di donne continuano così a fare affidamento su metodi tradizionali, poco igienici, come vecchi stracci, plastica, sabbia o cenere. Aakar è un'impresa sociale ibrida, che consente alle donne di produrre e distribuire assorbenti economici e di alta qualità all'interno delle loro comunità, aumentando al contempo la consapevolezza e la sensibilizzazione verso l'igiene. Con il marchio Anandi distribuisce un assorbente compostabile al 100%, costituito da un film polimerico biobased e biodegradabile a base di amido di mais, accoppiato con un materiale assorbente a base di cellulosa ed emi-cellulosa, facilmente decomponibile.
La seconda posizione sul podio è andata a Bio4Pack per il vassoio in acido polilattico (PLA), biobased e biodegradabile, destinato al confezionamento di carni fresche sigillato con un film trasparente multistrato che alterna un layer di cellulosa con uno a base di blend PBS/PBAT/PLA; anche il pad assorbente è biobased e compostabile, grazie all’impiego di cellulosa. Il packaging risponde a tutti i requisiti di sicurezza alimentare, di compostabilità (EN 13432) e può essere trasformato su impianti esistenti in diversi formati e colori.
Il terzo premio è stato assegnato a Danimer e PepsiCo per le confezioni di prodotti snack a base di un film barriera in acido polilattico (PLA) rinforzato con cariche minerali, destinato a successiva laminazione, giunte alla seconda generazione.
L’ultima versione, già introdotta sul mercato cileno, presenta lo stesso tocco, rumore e prestazioni dei sacchetti tradizionali utilizzati da PepsiCo, ma è compostabile a livello industriale, come riconosciuto da TUV Austria. I due partner stanno attualmente sviluppando la terza generazione, basata su PHA, compostabile anche in ambito domestico.
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