
Per rispondere alla crescente domanda di materiali correlati alla transizione energetica e alla mobilità elettrica,
Borealis ha pianificato un investimento di
200 milioni di euro per espandere la produzione di
compound per l'industria dei
fili e
cavi.
Come parte del piano, un intervento incrementerà le capacità di compound a base di polietilene reticolato (
XLPE) a
Stenungsund, in Svezia, mentre un secondo riguarderà i
compound per l'industria dei
semiconduttori presso il sito di
Anversa, in Belgio.
Attraverso la joint-venture con TotalEnergies,
Baystar, il gruppo tedesco sta portando la tecnologia di processo
Borstar 3G in America. Il nuovo impianto in Texas per
polietilene (
leggi articolo), entrerà in funzione quest'anno, dopo oltre due anni di lavori, con una capacità pari a
625.000 tonnellate annue, incrementando così la disponibilità di resina sul mercato americano.
È anche in fase di completamento uno studio per valutare una eventuale espansione della produzione presso il sito di
Borealis Compounds in
New Jersey, USA. Se supererà lo studio di fattibilità, l'intervento espanderà la capacità di XLPE di
10.000 t/a, portandola così a 42.000 t/a entro il 2024.
In Asia, Borealis e Borouge puntano invece su
DYM Solution, produttore sudcoreano di compound per cavi, acquisito nel 2020 (
leggi articolo).
“Presi insieme, questi investimenti sono rilevanti per dimensioni e portata - commenta
Bart Verheule, Borealis Global Commercial Director Energy -. I nostri piani di crescita stanno espandendo la nostra presenza a livello globale, ma in realtà ci avvicinano ai nostri clienti su base locale e regionale".
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