La Federazione dell'industria plastica britannica (
BPF) ha pubblicato il report "
Recycling Roadmap" (
scaricabile QUI) con indicazioni e una tabella di marcia (
roadmap) per incrementare il riciclo e dimezzare le esportazioni di rifiuti plastici, che consentirebbe - se attuata - di recuperare entro il
2030 fino al
65% di tutta la
plastica e il
75% degli
imballaggi in plastica prodotti nel paese, con un incremento di oltre tre volte e mezzo i livelli attuali. La percentuale di rifiuti plastici conferiti in discarica potrebbe così scendere sotto l'1 per cento.
Questi risultati potrebbero essere ottenuti implementando
16 misure chiave, identificate nel rapporto: investendo nei sistemi di riciclo, estendendo l'ambito di raccolta, uniformando a livello nazionale gli schemi di recupero dei rifiuti, raccogliendo con cassonett ini strada anche gli imballaggi flessibili e combinando riciclo meccanico e chimico. Andrebbe inoltre incentivato l'utilizzo di materiale riciclato nei nuovi prodotti e avviate campagne informative presso i cittadini sulla corretta raccolta ai fini del riciclo.
Secondo BPF, il
riciclo chimico e altre tecnologie di riciclo non meccanico dei rifiuti potrebbero arrivare a trattare 300mila tonnellate l'anno di plastica post-consumo, contro le attuali 5mila tonnellate annue, intercettando le frazioni oggi più difficili da recuperare. Nel rapporto, vengono anche elencate le aziende che possiedono o hanno in programma di avviare capacità di trattamento in questo settore.
Oltre agli imballaggi, andrebbero
recuperati anche
altri manufatti in plastica, come i rifiuti da demolizione degli edifici, i componenti auto a fine vita, apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), film agricoli, casalinghi e articoli per lo sport e il tempo libero. Il rapporto BPF suggerisce, a questo proposito, di costituire schemi di recupero e riciclo specifici per i prodotti che non vengono attualmente raccolti nei cassonetti.
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