PVC Forum Italia e
VinylPlus hanno presentato a
RemTech Expo, quest’anno in edizione digitale, un aggiornamento del progetto italiano
WREP (Waste From Demolition Collection of Recycling Pilot Scheme) per il
riciclo di rifiuti in
PVC provenienti da scarti urbani, rifiuti ingombranti e rifiuti speciali derivanti da attività di costruzione e demolizione.
Dopo lo schema pilota del 2018, avviato in collaborazione con
Veritas (la Municipalizzata dell’area veneziana), che ha permesso di recuperare in un anno circa 135 tonnellate di PVC, di cui l’89% riciclato - con un risparmio nel bilancio economico pari al 43% -, l’anno scorso l’iniziativa è stata estesa al territorio servito da
Etra, che comprende il bacino del Brenta, dall'Altopiano di Asiago al Bassanese e Provincia di Padova.
La
seconda fase di sperimentazione si è svolta tra ottobre 2019 e fine marzo 2020, con la copertura dei 60 comuni che affidano ad Etra il ciclo integrato dei propri rifiuti, un bacino di 536.688 abitanti e 44 centri di raccolta. In questo periodo sono stati inviati all’impianto di riciclo oltre
46 tonnellate di materiale, 42 della quali provenivano da rifiuti in PVC ingombranti e speciali, pari al 2,04% del totale dei rifiuti conferiti. Dal trattamento sono state recuperate
43 tonnellate di PVC, in seguito rigranulate, con una resa pari al
92,7%.
Dal punto di vista
economico, l’operazione ha registrato un bilancio positivo di
5.864 euro, ovvero un risparmio del 48% rispetto allo smaltimento in discarica della stessa quantità di rifiuto. Sotto il profilo
ambientale, invece, la gestione del rifiuto e del successivo riciclo del PVC nell’intera fase di sperimentazione operativa ha consentito di evitare l’emissione in atmosfera di circa 2
70 tonnellate di CO2.
É stato valutata anche la possibilità di ottenere
compound di
qualità dai granuli di PVC rigenerato (upcycling), con un costo di produzione intorno a
450-500 euro per
tonnellata di
micronizzato, comprendente acquisto di riciclato dalle aree di raccolta e selezione con un contenuto di impurità inferiore al 3%, trasporto e stoccaggio presso il riciclatore, macinazione, deferrizzazione, setacciatura e micronizzazione. Questo perché un PVC esente da contaminazioni può essere riutilizzato nella stessa applicazione di partenza (
closed loop) o in altre applicazioni ad alte prestazioni, dove viene riconosciuto un valore più alto al materiale.
"Gli schemi pilota realizzati sia presso Veritas che presso Etra hanno mostrato la possibilità che questa buona pratica possa essere adottata presso
tutti i
centri di raccolta di rifiuti pubblici o privati - sostiene
Carlo Ciotti di PVC Forum Italia -. La crescita dei centri di raccolta disponibili porterebbe ad una maggiore disponibilità di PVC da riciclare e non solo alla crescita degli attuali riciclatori ma, possibilmente alla nascita di
nuove società con un impatto positivo sia sul fatturato che sull’occupazione".
Come è emerso dalla sperimentazione, uno dei fattori chiave per il successo dell'iniziativa è la
formazione degli operatori degli impianti, che devono essere addestrati a riconoscere, separare e selezionare gli elementi in PVC mirando alla quantità, ma soprattutto alla
qualità del materiale raccolto. La formazione, svolta sia in aula che “sul campo” da docenti qualificati di PVC Forum Italia, ha coinvolto 13 operatori di Etra dei centri di raccolta e dell’Impianto di Selezione e 9 operatori delle società esterne impiegati nell’Impianto di selezione.
Il progetto WREP è entrato quest'anno a far parte del progetto europeo
Circe 2020, supportato dal Interreg Central Programme Europe e finanziato nell'ambito dell'European Regional Found of Development con l’obiettivo di espandere il modello di economia circolare nei distretti produttivi di 5 Paesi dell’Europa Centrale.
Inoltre,
Etra e
PVC Forum Italia hanno deciso di sottoscrivere una nuova convenzione per
proseguire con il progetto sino a
novembre di quest'anno, con l‘obiettivo confermare e, se possibile migliorare, i risultati ottenuti.
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