Il
riciclo di plasmix attraverso
gassificazione e
pirolisi degli imballaggi in plastica eterogenei è al centro di due accordi siglati ieri da
Corepla con
Versalis ed il gruppo
ENI, con l’obiettivo di condividere le diverse competenze e valorizzare la frazione di rifiuto urbano difficile da riciclare per via meccanica e, per questa ragione, destinata prevalentemente ai cementifici o a recupero energetico.
Il primo protocollo sottoscritto da
Corepla e
Versalis prevede un piano di studi per sfruttare tutte le frazioni di plasmix disponibili nel circuito Corepla, mettendo a fattore comune le rispettive competenze per i processi di gassificazione e riciclo chimico mediante pirolisi. Versalis metterà disposizione, una volta in attività, i
l primo impianto di riciclo chimico da realizzare a
Mantova, attualmente in fase di progettazione, frutto di un accordo con la società italiana di ingegneria
Servizi di Ricerche e Sviluppo (
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"Con questo accordo, che crea sinergie tra le competenze tecnologiche e stringe un’ampia alleanza di filiera, svilupperemo un modello circolare per le plastiche a livello nazionale al fine di trarne il massimo valore anche una volta divenute difficilmente riciclabili meccanicamente - spiega
Daniele Ferrari, Amministratore Delegato di Versalis -. Il rifiuto di oggi diventa una preziosa e sostenibile materia prima di domani”.
Un secondo accordo, sottoscritto sempre ieri da
ENI e
Corepla, punta a verificare la fattibilità di valorizzare le plastiche a fine vita negli impianti che il gruppo energetico milanese sta studiando per la bioraffineria di
Porto Marghera e presso la raffineria di
Livorno per la produzione, rispettivamente, di
idrogeno e
metanolo ottenuti tramite gassificazione; progetto che coinvolge anche Maire Tecnimont, attraverso la consociata
NextChem (
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La gassificazione è un processo tecnologico per la produzione di
syngas, con una reazione termica ad elevata temperatura controllata, in ambiente chiuso e presenza di ossigeno, quindi senza emissioni dirette in camino, che avviene a condizioni di temperatura tali da vetrificare gli inquinanti e renderli inerti e stabili. In questo ambito, Corepla fornirà un contributo essenziale per definire
disponibilità e
composizione del plasmix gestito attraverso il suo circuito a livello nazionale, in collaborazione con le imprese specializzate nel settore del recupero, al fine di renderlo idoneo rispetto alle diverse esigenze delle varie tecnologie.
“É un ulteriore passo nel percorso strategico di decarbonizzazione - nota
Giuseppe Ricci, Chief Refining & Marketing Officer di ENI -. Siamo stati primi al mondo a trasformare raffinerie tradizionali in raffinerie che producono biocarburanti di alta qualità da oli alimentari usati e di frittura, grassi animali e altri scarti non edibili. Ora l’obiettivo è diventare leader nei prodotti per la mobilità circolari, come l’idrogeno e il metanolo da materie prime difficilmente riciclabili”.
L’intesa prevede anche l’estensione del progetto
RiVending (
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riciclo delle palette e dei bicchierini da caffè in
polistirene dei distributori automatici, che sarà allargato ad altre sedi di uffici e nei siti industriali di Eni e Versalis.
"Gli accordi sottoscritti con Eni e Versalis si inseriscono in una strategia che mira ad un completo recupero degli imballaggi in plastica - afferma il presidente di Corepla,
Antonello Ciotti (nella foto) -. Vogliamo essere protagonisti e propulsori di una vera economia circolare basata su progetti concreti e innovativi rafforzando al contempo la leadership italiana di una chimica sempre più sostenibile. Un obiettivo che si concretizza grazie all'avanzamento tecnologico e al costante lavoro di innovazione e ricerca messo in campo da ENI, che ha saputo in questo anno procedere ad un grande piano di riconversione dei suoi impianti, come è stato per Porto Marghera, sapendo guardare ad un futuro green con lungimiranza ed efficienza”.
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