25 maggio 2018 09:25
A margine del convegno “A circular future with plastics”, in programma ieri e oggi a Milano, EuPC ha tenuto questa mattina la sua Assemblea annuale, nel corso della quale Renato Zelcher, (Amministratore Delegato di Crocco) è stato eletto nuovo presidente.
É il secondo italiano a ricoprire questo prestigioso incarico all’interno della federazione europea delle aziende trasformatrici che, attraverso le associazioni operanti a livello nazionale (Unionplast in Italia), rappresenta oltre 50mila aziende che operano nella produzione di articoli in materiale plastico, per un fatturato superiore a 260 miliardi di euro. Zelcher (nella foto) ha ricevuto il testimone da Michael Kundel, CEO di di Renolit, che ha completato il suo secondo mandato biennale al vertice della Federazione.
Oggi l’industria europea delle materie plastiche deve affrontare sfide su diversi fronti, non solo sul terreno della competitività internazionale. Istituzioni nazionali ed europee, media e opinione pubblica sembrano uniti a condannare le materie plastiche…
Per usare un eufemismo, possiamo dire che non è un momento esaltante per la plastica, basta accendere la televisione o sfogliare un giornale per capirlo. Siamo attaccati su tutti i fronti, ma questi mesi sono cruciali soprattutto per le decisioni che l’Unione europea sta prendendo in tema di Plastics Strategy ed economia circolare, che presto saranno recepite nei diversi paesi. Un pacchetto di divieti, limitazioni e imposte che impattano su un’industria appena uscita dalla crisi.
Come ci si difende da questo attacco?
Dobbiamo unire le forze a livello di filiera, creando un fronte comune con i produttori di materie plastiche. Da soli non riusciamo ad avere un sufficiente impatto su chi prende le decisioni a Bruxelles. In passato ci sono stati conflitti tra i produttori di diversi materiali, e tra produttori e trasformatori. Oggi la sfida è il futuro della plastica, non solo in Europa, e le divisioni interne sono controproducenti; anche in un’ottica di economia circolare, per trovare una soluzione a livello industriale si deve agire insieme perché ognuno deve fare la sua parte.
Però, come risposta alla Plastics Strategy, trasformatori e produttori di materie prime hanno presentato due programmi volontari distinti…
È stato un passo falso, di cui ci siamo resi conto con disappunto. In futuro dovremo inevitabilmente condividere le proposte se vorremo essere ascoltati a Bruxelles. Mi sembra che la consapevolezza sia oggi più forte da entrambe le parti; le sfide ambientali impongono a tutta la filiera un cambio di passo.
I legislatori europei hanno previsto un lasso ragionevole di tempo per raggiungere gli obiettivi, ma alcuni grandi gruppi dell’alimentare e del packaging hanno fissato target molto ambiziosi in termini di imballaggi riutilizzabili e riciclabili, da raggiungere in pochi anni. Cosa ne pensa?
É senz’altro uno stimolo a imboccare la strada della circolarità, ma va detto che le iniziative a livello di marketing, così come quelle prese dai singoli stati in modo autonomo, se non sono allineate con i target UE possono generare confusione e incertezza sul mercato, creando ulteriori difficoltà alle aziende che - va ricordato - non fanno solo utili, contribuiscono anche al benessere della società in termini di occupazione e welfare.
Siamo disposti a fornire il nostro contributo a progetti e obiettivi credibili e realistici, bisogna però evitare di cadere nella demagogia.
Quali sono i punti del suo programma di presidenza?
Porterò avanti il lavoro impostato dal Michael Kundel a livello UE, che nei prossimi mesi subirà un’accelerazione prima delle prossime elezioni, in programma in Autunno. Dobbiamo anche impegnarci per coinvolgere le aziende nelle attività dell’associazione, non solo di fronte alle emergenze. E, come accennavo, dobbiamo migliorare il dialogo e la collaborazione con i produttori di materie prime, nell’ottica di una maggiore integrazione di filiera.
BIOGRAFIA. Cinquantacinque anni, sposato con due figli, dopo la Laurea in economia e studi di perfezionamento all’estero, Renato Zelcher è entrato in Crocco, dove ha ricoperto diverse posizioni dirigenziali prima di ricoprire la carica di Amministratore delegato. É membro del Consiglio di amministrazione di Corepla, siede nel direttivo di Federazione Gomma Plastica e di Confindustria Vicenza, mentre a livello europeo ha ricoperto la carica di vicepresidente e membro del comitato direttivo di EuPC.
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