La capacità produttiva salirà da 1,6 a 6,7 milioni di tonnellate entro il 2018 spinta dalla crescita di bioPET e PE verde.
3 dicembre 2014 15:37
Nel corso della conferenza europea delle bioplastiche, in corso in questi giorni a Bruxelles, European Bioplastics ha presentato dati e trend sui consumi di questi materiali a livello globale, che mostrano una crescita significativa per tutte le principali tipologie e mercati.
Secondo i dati rilevati dall’Istituto per le bioplastiche e i biocompositi (IfBB) dell’Università di Hannover, in collaborazione con il nova-Institute di Hu?rth (Germania), le capacità produttive cresceranno dagli attuali 1,67 milioni di tonnellate annue a 6,73 milioni entro il 2018, mettendo così a segno un incremento percentuale superiore al 400%.
La crescita interesserà le bioplastiche biodegradabili (da 670.000 a 1,12 milioni di t/a), ma soprattutto quelle non biodegradabili, ottenute da risorse rinnovabili (come bioPET o polietilene da bioetanolo), le cui capacità passeranno da 1 a 5,6 milioni di tonnellate annue (grafico sotto).
Per quanto concerne la suddivisione per famiglia di biopolimeri, l’anno scorso - su un totale di 1,62 milioni di tonnellate - il bioPET (solo parzialmente da rinnovabili) valeva circa il 37% del mercato, seguito dal polietilene verde (ricavato da bioetanolo) con il 12,3%. Nel campo delle bioplastiche biobased, invece, al primo posto si collocano, con quote intorno all’11%, acido polilattico (PLA) e biopolimeri amidacei (tipo Mater-Bi); intorno al 10% vi sono anche i poliesteri biodegradabili (non biobased, ma biodegradabili).
La situazione al 2018 dovrebbe vedere - secondo gli analisti che hanno compilato lo studio - una netta predominanza del bioPET, che varrà da solo circa il 74,3% delle 6,73 milioni di tonnellate prodotte a livello mondiale, mentre le plastiche biodegradabili - tutte insieme - raggiungeranno circa il 17% del mercato, che nel frattempo sarà però cresciuto di quattro volte.
Per quanto concerne le applicazioni, la direttiva europea sul contenimento del consumo di shopper potrebbe spingere i consumi di plastiche biodegradabili e compostabili a livello locale, ma sarà l’imballaggio a guidare la crescita del mercato delle bioplastiche, soprattutto per quanto concerne bioPET e polietilene verde.
Tassi di crescita interessanti sono attesi anche nel settore dei tessili, automotive e articoli per il tempo libero, dove è molto sentito il tema della sostenibilità ambientale dei materiali.
Resta da capire chi beneficerà della crescita del mercato. L’Asia, che oggi concentra quasi il 52% della capacità produttiva, nel 2018 salirà al 76%, mentre l’Europa scenderà dal 17 al 7,6 percento e il Nord America dal 18 al 4,3 percento. Il Sud America riuscirà invece a mantenere una quota di mercati introno al 12%, sempre considerando che i volumi totali cresceranno da 1,6 a 6,7 milioni di tonnellate.
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