L’antitrust brasiliano blocca l’operazione. Solvay: prendiamo atto e valutiamo strade alternative.
13 novembre 2014 06:35
L’autorità antitrust brasiliana CADE (Conselho Administrativo de Defesa Econômica) ha bloccato ieri la vendita del 70,59% di Solvay Indupa a Braskem, decisione che segue i forti dubbi sollevati a giugno dall’agenzia per il timore di distorsioni sul mercato nazionale del PVC.
Solvay ha commentato la notizia prendendo atto della decisione del CADE e ribadendo l’intenzione di cedere Solvay Indupa, secondo produttore di PVC in America Latina, valutando soluzioni alternative.
Meno accomodante la posizione di Braskem, che in una nota diffusa ieri sera si dichiara in disaccordo con il CADE, considerando la decisione pregiudiziale nei confronti dei produttori brasiliani. “Come mostrano dozzine di analisi, studi e rapporti elaborati da noti economisti, giuristi, consulenti finanziari e tecnici, il mercato del PVC ha una rilevanza internazionale - commenta nella nota il gruppo petrolchimico brasiliano -. Ciò nonostante, per agevolare la conclusione dell’operazione, Braskem ha presentato soluzioni ritenute efficaci per rispondere alle obiezioni del CADE e si rammarica che queste non siano state accettate dall’agenzia”.
Secondo la società, inoltre: “Questa decisione indebolisce l’industria petrolchimica brasiliana, compromettendo la capacità di raggiungere economie di scala che le consentano di competere più efficacemente sui mercati internazionali, in particolare alla luce dell’attuale scenario del PVC a livello globale, caratterizzato da una minore redditività e da una tendenza verso il consolidamento degli assets”.
Le obiezioni solevate dal CADE riguardano la possibilità che Braskem possa acquisire una posizione di monopolio nel PVC e raggiungere un’elevata concentrazione nel settore della soda caustica, dove resterebbero solo tre operatori. Le eventuali importazioni di PVC e soda nel paese non risulterebbero concorrenziali a causa di tempi di consegna più lunghi, costi di trasporto e logistica, assicurazione e spese doganali. Inoltre, i funzionari del CADE temono che, a seguito dell’acquisizione, possa verificarsi un aumento significativo dei prezzi, prima ancora che le importazioni possano essere considerate dalle imprese un’alternativa percorribile.
Fondata nel 1948, Solvay Indupa possiede una capacitò produttiva pari a 540.000 tonnellate annue di PVC e 350.000 t/a di soda caustica in due impianti integrati, in Brasile e Argentina, con 936 addetti e un giro d’affari, nel 2012, di 542 milioni di euro.
Nel dicembre dell’anno scorso, Braskem aveva offerto 290 milioni di dollari per il 70,59% di Solvay Indupa, dopo che Solvay aveva deciso di uscire dalla filiera del PVC attraverso la fusione delle attività nel clorosoda con Ineos e la cessione della controllata Benvic.
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