Versalis investirà quasi 200 milioni di euro nella riconversione del petrolchimico in un polo della chimica verde.
24 settembre 2014 06:40
Si è tenuto ieri a Venezia, presso la sede di Confindustria, un incontro sul futuro del petrolchimico di Porto Marghera tra i vertici di Versalis (gruppo ENI) e i sindacati dei lavoratori chimici.
Nell’occasione, l’AD di Versalis Daniele Ferrari ha illustrato il progetto di riconversione del sito in un “Polo tecnologico integrato della chimica verde”, con investimenti compresi tra 170 e 200 milioni di euro in tre anni. La principale novità emersa dall'incontro, rispetto all'accordo firmato a febbraio con i sindacati, è la fermata definitiva del cracker di etilene (che doveva ripartire in agosto), mentre l’impianto per aromatici verrà mantenuto in assetto conservativo, con possibilità di esercizio in funzione delle specifiche richieste di mercato. Tra i punti del programma anche la salvaguardia dei livelli occupazionali attraverso l’applicazione degli accordi sindacali già in vigore in tema di gestione del turnover.
"La nascita di un polo tecnologico di chimica da fonti rinnovabili a Porto Marghera è l’impronta di una nuova chimica di specialità, a maggiore valore aggiunto, e garantisce una sostenibilità economica di lungo respiro - afferma Versalis in una nota -. Oltre al progetto avviato nel febbraio scorso con la società americana Elevance Renewable Science per lo sviluppo del processo di metatesi di oli vegetali con la messa a punto della nuova tecnologia, Versalis amplierà il polo green a Porto Marghera con la realizzazione di due nuovi impianti per la separazione e idrogenazione selettiva per la completa valorizzazione dei co-prodotti della metatesi”. Secondo la società milanese, i nuovi impianti saranno i primi al mondo a produrre additivi bio per i chemicals utilizzati nelle perforazioni petrolifere, insieme ad altri prodotti destinati a settori applicativi ad alto valore aggiunto come i detergenti e i bio-lubrificanti.
Il riassetto del sistema utilities prevede l’installazione di due nuove caldaie. Inoltre, la logistica verrà potenziata per garantire il regolare approvvigionamento di feedstock e prodotti agli stabilimenti di Ferrara, Mantova e Ravenna e integrata per le attività connesse alle nuove produzioni.
“Mancano ancora una serie di dettagli tecnici e di progetti complementari - commentano i sindacati dei chimici in una nota congiunta -, a partire dal consolidamento delle attività della logistica, che vanno ripresi nell’ambito di un percorso di incontri successivi a quello previsto a livello Ministeriale, per poi tornare al confronto locale per definire il piano di gestione”.
I sindacati hanno indetto per oggi un’assemblea informativa con i lavoratori del petrolchimico.
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