Il costruttore giapponese avrebbe nascosto informazioni sui difetti delle plastiche dell’acceleratore.
20 marzo 2014 07:22
Il Dipartimento di giustizia statunitense ha inflitto a Toyota una maxi sanzione di 1,2 miliardi di dollari per non aver correttamente informato i consumatori, nascondendo dati in suo possesso, tra l’autunno del 2009 e i primi mesi del 2010, sui problemi al pedale dell’acceleratore, realizzato in parte con materiale plastico. In alcuni casi, il pedale si bloccava in posizione abbassata, non consentendo il rallentamento del veicolo al suo rilascio. Problema che ha causato gravi incidenti stradali con almeno cinque morti accertati e numerosi feriti.
“Invece di rivelare e correggere prontamente i problemi di sicurezza di cui era a conoscenza, Toyota ha rilasciato dichiarazioni pubbliche fuorvianti per i consumatori e ha fornito dati inesatti ai membri del Congresso - ha dichiarato il procuratore generale Eric Holder. - Quando i proprietari di auto si mettono al volante hanno diritto di aspettarsi che il loro veicolo sia sicuro. Se una qualsiasi parte dell’automobile può avere problemi di sicurezza, la casa automobilistica ha il dovere risolvere rapidamente il problema e rivelare subito la verità sul problema e sulla sua gravità. Toyota ha violato questa regola”. “Altre case automobilistiche non dovrebbero ripetere l’errore di Toyota - ha aggiunto Holder -. Un richiamo può danneggiare la reputazione di un’azienda, ma ingannare i clienti rende questo danno molto più grave“ .
Il costruttore giapponese, che ha ammesso le sue responsabilità patteggiando la multa, nel 2009 aveva richiamato solo alcuni modelli negli USA sostenendo che il problema era dovuto al possibile blocco del pedale contro il tappetino, mentre era al corrente di un altro difetto, legato in questo caso alle plastiche con cui era realizzato il pedale dell’acceleratore (sticky pedal, pedale appiccioso). Questo difetto era già stato rilevato in Europa nel 2009 e classificato dalla società come “molto pericoloso”, tanto da consigliare ai tecnici dell’assistenza di sostituire prontamente il pezzo con uno di un fornitore diverso qualora il cliente avesse lamentato il problema.
A partire dal 2009, la società ha iniziato a sostituire i pedali sui veicoli di nuova costruzione, prima in Europa e poi negli USA, modificando sia il disegno che il materiale plastico utilizzato; ma non avrebbe informato le autorità statunitensi e i consumatori sui potenziali pericoli insiti nel “pedale appiccicoso”. Non solo: avrebbe anche congelato le modifiche alle auto statunitensi per evitare che le autorità venissero a conoscenza delle reali cause del blocco pedale.
Da qui la decisone di infliggere la maxi multa, la più alta mai elevata in America a un costruttore di veicoli.
Leggi il comunicato del Dipartimento di Giustizia USA con tutti i dettagli
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