Consumi di termoplastiche in calo del 3,1% nel 2013, verso stabilizzazione a fine anno. I dati dello studio Plastic trend Synthesis.
14 febbraio 2014 07:28
Partiamo da una buona notizia: a partire dallo scorso autunno, la domanda di materie plastiche in Italia si è progressivamente stabilizzata, mostrando i primi timidi segnali di ripresa in alcuni settori applicativi.
Nel complesso però - secondo i dati contenuti nello studio multiclient Plastic trend Synthesis di Plastic Consult - il 2013 si è chiuso con vendite di polimeri termoplastici poco sotto 5,3 milioni di tonnellate, in flessione del -3,1% rispetto all’anno precedente. Risultato mitigato, come si è detto, da un recupero registrato nell’ultima parte dell’anno.
Infatti, nei primi nove mesi del 2013, come riportato nell"osservatorio Federchimica pubblicato a dicembre (sempre su dati Plastic Consult), la caduta dei consumi era indicata al -5,5%, con la previsione di chiudere l"anno sotto di cinque punti percentuali.
Ci si può anche consolare pensando che nel 2012 la flessione è stata del 9% (a 5,43 milioni di tonnellate), e che l’anno prima era stata del -3,5%. Resta però pesante il confronto tra il consumo dell’anno scorso e le 7,1 milioni di tonnellate del 2007, ultimo anno di crescita prima della crisi finanziaria.
“La dinamica di mercato ha evidenziato una maggiore sofferenza nei settori legati alla domanda interna, depressa dalla congiuntura economica e dal rallentamento dei consumi finali - nota Paolo Arcelli, Senior Consultant di Plastic Consult - E’ andata meglio in alcuni comparti produttivi a maggior valore aggiunto, dove lo sforzo di potenziamento delle esportazioni da parte di numerosi trasformatori italiani ha dato risultati più che soddisfacenti”.
Passando ai consumi dei diversi polimeri, il calo più pesante è stata registrato, anche quest’anno, dalle resine stireniche: polistirene ed EPS hanno perso nel complesso quasi il 6% dei volumi, portando l’incidenza sul totale sotto l’11%.
Cali più contenuti sono stati registrati dalle altre famiglie polimeriche: i polietileni hanno chiuso l’anno in flessione del -4,5% sul 2012, mentre il PVC ha registrato una contrazione dei consumi del -3,8%, mitigata nell’ultima parte dell’anno da un andamento positivo del compound.
Solo il polipropilene - rileva Plastic Consult - evidenzia segnali di sostanziale stabilità, trainato dal buon risultato di film e fibre, che hanno bilanciato le riduzioni in numerosi settori di sbocco dello stampaggio, in particolare i grandi elettrodomestici.
La ripartizione dei consumi in base alle applicazioni finali non mostra cambiamenti rilevanti rispetto al 2012: l’imballaggio mantiene una quota di circa il 50%, seguito da edilizia e costruzioni con poco più del 10%, ancora in flessione rispetto all’anno precedente. Tra le altre applicazioni principali, troviamo mobile / arredo, trasporti, elettrodomestici (in calo del -10%) e agricoltura, tutti con una quota compresa tra il 2 ed il 3%.
Per maggiori informazioni sullo studio Plastic trend Synthesis contattare: plastictrend@plasticconsult.it
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