Dal 2015 il gruppo danese stamperà i popolari mattoncini in plastica anche a Jiaxing, ma solo per il mercato asiatico.
19 marzo 2013 07:08
Dopo la costituzione di una filiale a Singapore, Lego ha annunciato nei giorni scorsi la prossima costruzione di un impianto produttivo a Jiaxing, in Cina, dove produrrà il 70-80% circa di tutti i giocattoli destinati al mercato asiatico.
Lo stabilimento - il primo in Asia - sorgerà a un centinaio di chilometri da Shanghai, dove Lego ha in programma di creare un centro distributivo regionale. In questo modo, accorcerà la catena logistica, che oggi prevede la spedizione di tutti i prodotti direttamente dagli stabilimenti del gruppo in Europa e Messico.
I lavori di costruzione partiranno l'anno prossimo. A regime, nel 2017, lo stabilimento occuperà una superficie di 120.000 metri quadrati dando lavoro a circa duemila addetti; in una fase intermedia, nel 2015, saranno occupati tra 200 e 400 lavoratori.
Il nuovo stabilimento cinese funzionerà con la stessa tecnologia, livello di automazione e standard di sicurezza degli impianti Lego presenti in Europa e in Messico. Sarà equipaggiato con presse ad iniezione, linee di decorazione e di imballaggio così da diventare una piattaforma di produzione autonoma per l'intero mercato asiatico, dove la domanda di mattoncini e altri giocattoli del gruppo danese cresce con tassi annui superiori al 50%.
"Fa parte della nostra strategia tenere la produzione vicina ai principali mercati, per garantire tempi brevi di consegna e un servizio adeguato per i nostri clienti e i consumatori finali; strategia che si è dimostrata vincente - spiega il COO di Lego, Bali Padda -. L'Asia, Cina compresa, è un futuro mercato chiave per il gruppo. Avere un pieno controllo del processo di produzione è un fattore essenziale per fornire prodotti i qualità e sicuri, in armonia con i nostri valori aziendali".
Lego ha chiuso l'esercizio 2012 con vendite pari a circa 4 miliardi di dollari, in crescita del 25% rispetto all'anno precedente. I profitti operativi sono passati da 1,05 a 1,37 miliardi di dollari (+40%), mentre l'utile netto si è attestato a 969 milioni, contro i 776 milioni di dollari dell'esercizio precedente.
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