Schede azienda
Prysmian

Prysmian sotto la lente di Bruxelles

6 luglio 2011 - Comunicazione degli addebiti per attività antitrust a 12 aziende che operano nel settore cavi.

Prysmian collega New York

25 maggio 2011 - Contratto da 175 milioni di dollari per portare energia alla città statunitense passando sotto il fiume Hudson.

Cavi speciali per il Medio Oriente

10 maggio 2011 - Prysmian si aggiudica due commesse per 60 milioni di euro nel settore Oil&Gas.

Prysmian ha via libera per Draka

11 febbraio 2011 - La Commissione Europea autorizza l'acquisizione della società olandese.

Opas Prysmian su Draka

22 novembre 2010 - Offerta di acquisto e scambio non ostile sul gruppo olandese. Ma i cinesi della Xinmao rilanciano. Grandi manovre intorno a Draka, gruppo multinazionale che opera nello sviluppo, produzione e vendita di cavi e sistemi. Questa mattina l'italiana Prysmian ha annunciato l'intenzione di promuovere un’offerta pubblica di acquisto e scambio (Opas) sulla capogruppo olandese per acquisirne il 100% del capitale, per un valore complessivo dell'operazione di quasi 1,3 miliardi di euro. L’offerta italiana valuta ciascuna azione ordinaria Draka 17,20 euro, pagabili parte in contanti (8,60 euro per azione) e parte con azioni in ragione di 0,6595 azioni Prysmian per ciascuna azione ordinaria Draka. L’Offerta - spiegano i vertici della società milanese - incorpora un premio del 25% rispetto al prezzo di chiusura del 13 ottobre 2010 e del 37% rispetto alla media ponderata del prezzo per azione Draka nei 6 mesi precedenti. Qualche ora più tardi è arrivata notizia che anche la cinese Tianjin Xinmao S&T Investment sarebbe intenzionata a scalare la società olandese lanciando un'offerta pubblica d'acquisto a un prezzo in contanti di 20,50 euro per azione. Il progetto italiano, appoggiato dai vertici Draka (che si riservano comunque di valutare anche l'offerta cinese), punta a creare un colosso nel settore della produzione di cavi per l’energia e le telecomunicazioni, presente in una cinquantina di paesi, con oltre 90 stabilimenti, 20.000 addetti e un fatturato di 5,8 miliardi di euro (dati 2009). Le sinergie derivanti dalla fusione sono stimate in 100 milioni di euro entro tre anni. A seguito del perfezionamento dell’offerta - se l'operazione andrà in porto - gli azionisti di Draka potranno detenere approssimativamente fino al 15% di Prysmian. Il gruppo italiano prevede di emettere circa 32 milioni di nuove azioni. L'operazione ha ricevuto il supporto e l'unanime raccomandazione da parte del consiglio di gestione e del consiglio di sorveglianza di Draka - si legge in una nota - E c'è anche l'impegno irrevocabile ad aderire all’offerta del maggior azionista di Draka, Flint, che detiene una partecipazione pari al 48,5%. Impegno e accordi che, secondo contratto, potrebbero decadere in caso di un'offerta concorrente significativamente più alta, come per altro è quella cinese. Prysmian ha già fatto sapere che non è intenzionata a rilanciare sull'offerta di Tianjin Xinmao S&T Investment.

Energia verde: Prysmian in prima fila

17 novembre 2010 - Il gruppo italiano realizzerà collegamenti sottomarini per la produzione di energia dalle maree. Il produttore milanese di cavi e e sistemi per energia e telecomunicazioni è stato selezionato dall'ente canadese FORCE (Fundy Ocean Research Centre for Energy) come partner del più grande progetto al mondo per la generazione di energia da correnti marine, l'ultima frontiera nel campo delle energie verdi. Prysmian progetterà e fornirà cavi e sistemi sottomarini ad elevata tecnologia per il collegamento di 4 mega-turbine (foto a sinistra) che verranno installate nella Baia di Fundy, in Nuova Scozia, Canada, e per la connessione alla rete elettrica di terraferma. Il potenziale di energia ottenibile dallo sfruttamento delle correnti marine della Baia di Fundy è stimato in circa 2.000 megawatts, sufficiente a fornire energia a circa 750.000 abitazioni. Nell'ambito del progetto, Prysmian fornirà circa 11 km di cavi tripolari a 34,5 kV isolati con EPR (gomma etilene propilene), gomma particolarmente adatta all'impiego in situazioni ambientali delicate, come nei mari, laghi e fiumi. I cavi saranno prodotti in Italia nello stabilimento di Arco Felice, in provincia di Napoli, mentre l'installazione sarà eseguita da International Telecom nell'estate 2011; l'entrata in funzione dell'impianto è programmata per l'inverno dello stesso anno. Il gruppo italiano sta traendo beneficio dalla green economy: di recente ha acquisito in Germania due importanti commesse per il collegamento di grandi impianti eolici offshore, HelWin1 e BorWin2, alla rete elettrica sulla terraferma.

Prysmian torna in positivo

12 novembre 2010 - Nel terzo trimestre dell'anno ricavi in crescita del 7,6%, dopo un inizio anno difficile. Il gruppo italiano Prysmian consolida la ripresa e mette a segno, nel terzo trimestre dell'anno, un incremento dei ricavi del +7,6%, dopo il +4,3% registrato nel secondo e il segno negativo (-11,2%) dei primi tre mesi. Tra gennaio e settembre, le vendite sono ammontate a 3,33 miliardi di euro, contro i 2,77 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno, con una variazione organica del +0,3%. L’utile netto nei primi nove mesi è di 92 milioni di euro, contro i 204 milioni dello scorso anno, a causa principalmente del differente effetto del fair value dei derivati sui prezzi delle materie prime, positivo per 88 milioni quest'anno contro i 3 milioni nei primi nove mesi 2010. “L’avvio di una fase di ripresa della domanda si evidenzia anche nei business più ciclici, come quelli dei cavi per le costruzioni e per la distribuzione di energia, che maggiormente avevano risentito della crisi – spiega la società in una nota - Il trend di miglioramento della crescita organica ha caratterizzato tutti i business dei cavi energia, con particolare riferimento ai prodotti a maggior contenuto di tecnologia e legati alle energie rinnovabili”. Secondo l’amministratore delegato Valerio Battista: “Il miglioramento dei risultati, unitamente all’incremento del portafoglio ordini in essere, consentono di individuare con maggior precisione l’obiettivo di redditività a fine anno nell’intorno di 375 milioni di euro”. Per quanto concerne gli sviluppi strategici, la società milanese ha investito quest'anno 50 milioni di euro nei tubi flessibili per l’estrazione petrolifera offshore in Brasile: completato il lungo iter autorizzativo per l’espansione dello stabilimento di Vila Velha, Prysmian prevede di avviare la produzione entro fine anno con le prime consegne a Petrobras.  Prosegue anche l’integrazione delle aziende acquisite in Russia (RybinskElektrokabel) e in India (Ravin Cables).  

Prysmian: nuovo contratto negli Emirati

16 luglio 2010 - 250 milioni di euro per realizzare ad Abu Dhabi una rete di oltre 200 km di cavi XLPE. Abu Dhabi Transmission and Dispatch Company (TRANSCO) ha affidato a Prysmian un'importante commessa in Medio Oriente del valore di 250 milioni di euro per realizzare, in due anni, una rete di trasmissione elettrica che collegherà le sottostazioni elettriche di Bahia e di Saadiyat, negli Emirati Arabi uniti. La società italiana sarà responsabile della progettazione, produzione, installazione e testing di un sistema ad Altissima Tensione che comprende oltre 230 km di cavi con isolamento estruso (XLPE) e relativi componenti di rete. Si tratta - afferma la società milanese - del più grande progetto per un sistema in cavo ad altissima tensione in XLPE mai assegnato a un unico fornitore, in termini di valore del contratto. “Il progetto è vasto, complesso e innovativo e prevede l’applicazione di tecnologie tra le più avanzate nel settore - commenta Giovanni Caradonna, General Manager Prysmian in Medio Oriente -. Know-how tecnologico, focus sulle esigenze dei clienti e conoscenza del mercato sono i punti di forza di Prysmian anche in Medio Oriente”. Leggi tutte le notizie su: Prysmian

A Parigi nasce Transgreen

6 luglio 2010 - Obiettivo: realizzare una rete trans-mediterranea per portare energia pulita dall'Africa all'Europa. Dodici partner industriali attivi nella generazione e nelle tecnologie per la trasmissione di energia, tra cui la milanese Prysmian, hanno dato vita a un’entità giuridica comune che avrà per obiettivo lo studio degli aspetti tecnici, industriali ed economici, finanziari, regolatori ed istituzionali per la creazione di una super-rete trans-mediterranea che dovrà portare energia rinnovabile dal Nord Africa in Europa. L’iniziativa vede il patrocinio del Ministro francese dell’Ecologia, dell’Energia, dello Sviluppo Sostenibile e della Pianificazione Regionale Jean-Luis Borloo e del Consigliere Speciale del Presidente della Repubblica Francese Henri Guaino. Con Prysmian, sono coinvolti nel progetto Abengoa, Alstom, Areva, Atos, Origin, CDC Infrastructure, EDF, Nexans, RED Eléctrica de España, RTE, Siemens e Veolia. Inizialmente costituita per un periodo di tre anni, l’iniziativa “Transgreen” si inserisce nel quadro del Piano Solare Mediterraneo (PSM) ed è aperta ad altre aziende, provenienti soprattutto dai paesi del Sud, al fine di promuovere la cooperazione nella progettazione dei sistemi elettrici che contribuiranno ad accelerare il passaggio verso l’impiego di energia generata da fonti a basso contenuto di carbone. Transgreen lavorerà a stretto contatto con le autorità dei paesi coinvolti, la Commissione europea, la comunità scientifica, le banche di sviluppo e le organizzazioni non governative, si legge in una nota. Le attività saranno condotte in stretto coordinamento con gli altri progetti del PSM, incluso Desertec, che si propongono di arrivare a fornire entro il 2050 fino al 15% del consumo di elettricità dell’Europa attingendo a fonti di generazione solare ed eolica installate in Nord Africa e Medio Oriente. Nell’ambito del PSM è prevista la costruzione, a sud e ad est del bacino del Mediterraneo, di capacità di generazione di energia elettrica rinnovabile, principalmente solare, per 20 GW entro il 2020; di questi circa 5 GW saranno esportati verso l’Europa, rendendo quindi necessaria la creazione di un sistema elettrico transmediterraneo per la trasmissione di energia verso i centri di consumo e la realizzazione di nuove strutture di trasporto ed interconnessione, soprattutto mediante sistemi sottomarini in cavo ad alta ed altissima tensione in corrente continua.

Prysmian e Draka studiano fusione

29 giugno 2009 - Trattative ancora in fase preliminare. Verso la nascita di un colosso da 7,9 miliardi di euro nei cavi e fibre ottiche. AGGIORNAMENTO (14.09.2009): Prismyan: sfuma fusione con Dakra La società olandese Draka e l'italiana Prismyan, entrambe specializzate nella produzione di cavi e fibre ottiche, hanno confermato di aver avviato le trattative per valutare una possibile alleanza strategica, che si potrebbe configurare - si legge in una nota - "come una fusione per incorporazione trans-frontaliera nella quale Prysmian assumerebbe il ruolo di società incorporante". Un'operazione che, se completata, porterebbe alla nascita del primo gruppo del settore a livello mondiale, con un fatturato aggregato di circa 7,9 miliardi di euro: 2,7 miliardi portati in dote da Draka, 5,14 miliardi da Prysmian. Prysmian ritiene che "un’eventuale combinazione sarà nell’interesse di tutti gli stakeholder, inclusi gli azionisti di entrambe le società, e sarà probabilmente basata principalmente sulle rispettive capitalizzazioni di mercato delle due società". Le trattative sono comunque ancora in fase preliminare: un'eventuale accordo sarà sottoposto al giudizio dei rispettivi Consigli di Amministrazione per l’approvazione "solo quando e se gli elementi principali della transazione saranno sufficientemente definiti". Sempre secondo la società italiana: "al momento non esiste alcuna certezza che una tale transazione sarà portata a termine". Leggi tutte le notizie su: Prysmian

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