21 dicembre 2023 08:48
Il Consorzio Conai ha deciso di aumentare il Contributo ambientale (CAC) a carico degli imballaggi in plastica, alluminio e carta a partire dal 1° aprile 2024, motivando la decisione con i maggiori costi legati alla raccolta dei rifiuti di imballaggio, in un quadro di generale inflazione, a cui si aggiunge la riduzione dei ricavi della vendita di imballaggi post-consumo segnalata dai consorzi di filiera, che hanno proposto gli aumenti.
Scende invece il CAC per gli imballaggi in bioplastica compostabile, grazie al consolidamento della fase di start-up del consorzio di filiera Biorepack.
COREPLA. Il contributo medio per gli imballaggi in plastica passerà da 294 euro a 398 euro a tonnellata, con incrementi diversificati per le diverse fasce (vedi tabella), con la sola eccezione delle fasce A1.2 e A2, già soggette a un recente adeguamento (leggi articolo).
Conai spiega che l'incremento segue una graduale diminuzione del contributo medio, nell'ultimo biennio (dai 327 euro del 2022 ai 294 euro del 2023), per effetto della positiva situazione economica registrata dal Consorzio Corepla a partire dal 2021; ciò ha consentito di attingere anche alle riserve patrimoniali per far fronte al fabbisogno da CAC. Riserve che, nel corso di quest'anno, si sono notevolmente ridotte, anche per effetto di una diminuzione dei ricavi delle aste, oltre che di un aumento dei costi di raccolta e selezione, legati principalmente all’impatto dell’inflazione sui corrispettivi Anci-Conai.
Per l’anno 2024 restano confermate le nove fasce in vigore dal 2023, con valori sempre più legati ai costi necessari per avviare a riciclo le tipologie di imballaggi inclusi in ciascuna fascia.
CAMBIO DI FASCIA. Sempre a partire dal 1° aprile 2024, alcune tipologie di imballaggi in plastica cambieranno fascia di appartenenza: le vaschette in XPS vengono promosse dalla C alla B2.3, "grazie allo sviluppo di una filiera sperimentale di riciclo promossa negli ultimi anni". Gli imballaggi rigidi in PP con etichette coprenti in qualunque polimero, a prescindere dalla presenza o meno di perforazioni/punzonature, ora in fascia B2.2, saranno riposizionati tutti in fascia B2.1 grazie all'efficientamento dei processi di selezione.
Bottiglie, barattoli e flaconi in PET opachi e/o con etichetta coprente non punzonata, oltre alle relative preforme, saliranno dalla fascia B2.3 alla B2.2, in virtù del consolidamento della filiera di riciclo.
MENO CARO IL CAC PER LE BIOPLASTICHE. Diverso lo scenario per le plastiche compostabili. Biorepack ha chiesto e ottenuto una riduzione del CAC da 170 a 130 euro a tonnellata, resa possibile dal contenimento dei costi operativi del Consorzio e dall’utilizzo delle riserve patrimoniali generatesi in questi primi anni di attività.
Il contributo aveva già subito una flessione all'inizio di quest'anno, passando da 294 a 170 euro a tonnellata.
ALTRI MATERIALI. Il contributo medio per gli imballaggi in alluminio passerà da 7 a 12 euro/tonnellata, mentre quello della carta crescerà da 35 a 65 euro/ton.
Non subiscono variazioni i valori degli extra-CAC da applicare agli imballaggi poliaccoppiati a base carta idonei al contenimento di liquidi (20 euro/tonnellata), a quelli di tipo C (110 euro/tonnellata) e a quelli di tipo D (240 euro/tonnellata). Una valutazione a questo proposito è prevista nel corso del 2024, con effetti sul 2025.
Resta confermata, dal 1° gennaio 2024, la riduzione del CAC per gli imballaggi in legno, da 8 a 7 euro/tonnellata, annunciata in estate (leggi articolo).
Le rimodulazioni avranno effetti anche sulle procedure forfettarie e semplificate per importazione di imballaggi pieni, che - pur aumentando - tornano a valori inferiori a quelli del 2021.
Il contributo in base al calcolo forfettario per tara passerà quindi da 70 a 69 euro/ton dal 1° gennaio 2024 (come già annunciato a luglio 2023) e a 98 euro/ton a partire dal 1° aprile 2024.
Inoltre, per quanto concerne la procedura semplificata, l’aliquota da applicare sul valore complessivo delle importazioni per i prodotti alimentari imballati passerà dallo 0,11% allo 0,15% e per i prodotti non alimentari imballati dallo 0,06% allo 0,08%.
A fine novembre, un aumento del contributo ambientale per gli imballaggi in PET e le chiusure era stato annunciato dal consorzio autonomo Coripet (leggi articolo)
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