
I
costruttori tedeschi di macchine, impianti e periferiche per la trasformazione di materie
plastiche e
gomma hanno archiviato il
2021 con una crescita del
fatturato a doppia cifra (
+12%). Non è stato raggiunto il livello record degli anni scorsi solo perché è venuto meno il forte impulso del settore
automotive, che aveva trainato gli investimenti nel biennio 2018-2019. "ma siamo più che soddisfatti dell'andamento degli
ordini, cresciuto l'anno scorso del
+39% rispetto all'anno precedente", commenta
Ulrich Reifenhäuser, Presidente dell'associazione dei costruttori di macchine per plastiche e gomma, parte della federazione VDMA.
L'anno scorso il
tasso di utilizzo degli impianti è cresciuto dal 91 al
96 per cento, mentre il valore della
produzione - per quanto concerne le tecnologie 'core' per la trasformazione di plastiche e gomma - ha segnato un balzo del
+7,6% a
7,55 miliardi di euro (grafico sotto), con
esportazioni per
5,2 miliardi (+9,4%). La quota dell'export sulla produzione totale si avvicina così al 70%. L'anno scorso sono cresciute anche le importazioni di macchine in Germania, per un valore di 1,3 miliardi di euro (+18,7).


Considerando anche stampi e filiere (1,98 miliardi, -5,5% sul 2020), sistemi per la movimentazione e alimentazione di materie prime (797 milioni, +18%), linee per la stampa flessografica di film (329 milioni +15%), il
valore totale della produzione tedesca (vedi grafico a fianco) ha sfiorato i
10,6 miliardi di euro (+5,9%).
Tra i paesi di destinazione dell'export tedesco, l'
Italia si colloca al
quarto posto, con un valore di
232 milioni di euro, cresciuto di oltre il
+35% tra il 2020 e il 2021. Prima di noi ci sono solo Cina, Stati Uniti e India.
Nonostante difficoltà e incertezze, il settore sta tenendo anche nei primi mesi di quest'anno. Secondo Reifenhäuser, il
portafoglio ordini delle aziende è ancora "
abbastanza pieno", ma è sempre più difficile convertire gli ordini in fatturato a causa di rallentamenti nella catena di approvvigionamento derivanti dai blocchi dei porti e della guerra in Ucraina. Senza contare i crescenti costi di materie prime ed energia. Infine - rileva l'associazione - dopo il picco intermedio registrato l'anno scorso, stanno emergendo primi segnali di saturazione del mercato.
"Nei
primi quattro mesi dell'anno in corso, i
nuovi ordini sono
diminuiti del 17% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso", conferma
Thorsten Kühmann, direttore dell'associazione. La disponibilità di componenti sembra essere il problema principale e, secondo alcuni analisti, si acutizzerà nei prossimi mesi. "L'incertezza fa il resto", aggiunge Kühmann.

L'associazione dei costruttori tedeschi aveva già
rivisto la sua
previsione sulla crescita del
fatturato nel 2022, nella forchetta dal 5 al 10 per cento, ma ora si attende una sostanziale
conferma del giro d'affari 2021, o - nella migliore delle ipotesi - un aumento non superiore al
+2% per cento.
In questo scenario, il settore si prepara al
K2022, la fiera triennale delle materie plastiche in programma a Düsseldorf in ottobre, dove per una settimana si darà appuntamento l'intera filiera delle materie plastiche a livello internazionale. VDMA sarà presente all'evento con un'area dedicata alla sostenibilità, il
Circular Economy Forum, dove mostrerà gli sviluppi dell'industria tedesca verso la circolarità della plastica e l'efficienza energetica.
© Polimerica - Riproduzione riservata