Nell’ambito del piano triennale di investimenti 2019-2021, il produttore padovano di compound
Sirmax ha acquisito una quota del
50% in
Smart Mold, spin-off dell’
Università di Padova che si occupa della riduzione dei consumi di materiale plastico e di agevolare impiego di plastiche riciclate.
“In fase di ripartenza, le aziende sane devono contribuire in modo ancora più energico alla ripresa del tessuto industriale. Incentiviamo la collaborazione con gli enti di ricerca, ottimizziamo tempi e modi di produzione, diamo ai nostri clienti nuove opportunità”, commenta
Massimo Pavin, presidente e CEO di Sirmax.
Realtà nata nel 2018 dall’idea di
tre professori del Dipartimento di
Ingegneria Industriale, SmartMold ha una doppia anima. L'attività più innovativa riguarda la trasformazione di
materie plastiche rigenerate: lo spin-off dell’ateneo patavino ha brevettato un particolare
trattamento della superficie degli
stampi che consente di ridurre la
pressione di iniezione, agevolando il riempimento delle cavità; soluzione adatta allo stampaggio di materiali riciclati, che presentano una viscosità più elevata e variabile rispetto al vergine.
La seconda attività si focalizza sulla
riduzione del
consumo di plastica, utilizzando materie prime a più alto valore aggiunto. Smart Mold supporta le aziende partendo dalla
progettazione del manufatto, analisi delle caratteristiche meccaniche richieste e, attraverso software di
simulazione, è in grado di proporre soluzioni per
ridurne il peso ed il consumo di materiale. In questo ambito, Sirmax è in grado di fornire, per ogni ambito applicativo, un
compound su misura, oltre a mettere a disposizione tecnici e laboratori di ricerca e sviluppo sui materiali. La combinazione dei materiali formulati da Sirmax e dei trattamenti per stampi sviluppati da Smart Mold - spiega l’azienda padovana -, consente di
ridurre significativamente lo
spessore di molti componenti strutturali, diminuendone il peso ed il consumo di plastica vergine.
“Vogliamo proporre ai nostri clienti storici e futuri qualcosa che vada oltre al semplice compound - aggiunge
Pavin (nella foto) -: un
prodotto-servizio in grado di poter soddisfare, dalla progettazione al prodotto finito, le più severe normative di settore e di poter rispondere alla crescente questione ambientale. Proponiamo materiali più virtuosi e più forti, andiamo a sostituire i materiali più impattanti con altri più performanti”.
L’acquisizione di Smart Mold rientra nel
piano di sviluppo
triennale 2019-2021 di Sirmax, che prevede investimenti per 80 milioni di euro con un focus particolare sull’economia circolare. In quest’ottica, l’azienda veneto ha acquisito l’anno scorso la
SER di Salsomaggiore Terme (PR), attiva nella produzione e lavorazione di materie plastiche provenienti da post-consumo e la
Microtec di Mellaredo di Pianiga (VE), specializzata nella messa punto di bioplastiche per film e stoviglie monouso (
leggi articolo). Sempre nel 2019 Sirmax ha inaugurato il
secondo stabilimento polacco di Kutno (Lodz) per la produzione di una nuova famiglia di elastomeri termoplastici (
Xelter); ad Anderson, negli Stati Uniti, è stata posata la prima pietra del
secondo impianto SER, che sarà avviato a fine 2020 per produrre materie plastiche riciclate da post-consumo destinate al mercato nordamericano (
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