Sirmax spinge l’acceleratore sull’
economia circolare nell’ambito della sua strategia basata sulla diversificazione geografica e di portafoglio, che trova applicazione nel
piano strategico 2019-2021. Investimenti in nuove capacità produttive e acquisizioni che sfidano la non facile congiuntura macroeconomica e la crisi di settori chiave come l’automotive.
Dopo l’ingresso nel mondo del
riciclo di plastiche post-consumo con l’acquisizione di
SER – Società Europea di Rigenerazione di Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma, avvenuta a gennaio (
leggi articolo), cui seguirà la costruzione di un nuovo impianto di riciclo negli Stati Uniti, il gruppo padovano ora entra nel segmento dei
biopolimeri rilevando il
70% di
Microtec, società con sede a Mellaredo di Pianiga (VE), specializzata nella formulazione di masterbatches e
compound biobased e compostabili per sacchetti e imballaggi flessibili.
Nel progetto, Sirmax investirà
20 milioni di euro, tra acquisizioni di quote (il restante 30% resterà in mano al fondatore della Microtec,
Diego Lombardo, a sinistra nella foto, insieme a Massimo Pavin) e l’ampliamento della capacità produttiva con la costruzione di un
nuovo capannone adiacente a quello esistente. L'intervento prevede il
raddoppio delle
capacità produttive a partire dall’inizio del prossimo anno con l’installazione di due nuove linee Coperion, che si affiancheranno alle quattro esistenti, portando i volumi dalle attuali 8.000 a
16.000 tonnellate annue e la superficie da 5.000 a 17.000 metri quadrati nell’arco dei prossimi tre anni. Ma il nuovo stabilimento è progettato per ospitare fino a
dieci linee di compounding, con un potenziale di 40.000 tonnellate annue, modulabili in funzione della domanda di biopolimeri.
Fondata nel 2012 da Diego Lombardo (confermato alla guida dell’azienda) allo scopo di sviluppare nuove bioplastiche per l’azienda di famiglia specializzata nella produzione di sacchettame,
Microtec ha iniziato a produrre granuli tre anni più tardi, acquisendo esperienza nella formulazione di compound a base di biopolimeri amidacei, copoliesteri (PBAT) e, più recentemente, anche di acido polilattico (PLA). Oggi occupa
20 addetti con un giro d’affari di
19 milioni di euro.
L’ingresso del gruppo Sirmax, uno dei principali compounder indipendenti con stabilimenti in Italia, Polonia , Brasile, USA e India, fornirà le
risorse necessarie allo
sviluppo dell’azienda, in termini sia di
capitali, sia di
sinergie negli acquisiti di materie prime e copertura commerciale. L’obiettivo è affiancare alle bioplastiche per applicazioni flessibili anche compound biobased e biodegradabili per applicazioni
semidurevoli e
durevoli, che rappresentano il core business del gruppo padovano, storico fornitore dell’industria automobilistica ed elettrodomestici, ma presente anche nei beni di largo consumo, dagli articoli sportivi all’occhialeria.
“La sinergia tra le competenze di Sirmax e il know-how di Microtec ci permetterà di sviluppare i materiali biobased in settori applicativi tradizionali come quello dell’automotive e dell’elettrodomestico – ha commentato il presidente e CEO di Sirmax Group,
Massimo Pavin nel presentare l’operazione -. Ma anche di poter ampliare la gamma di applicazioni con i prodotti '
usa e getta' destinati alla GDO, soprattutto in vista delle stringenti normative dettate dall’Unione Europea a partire dal 2021. L’obiettivo è quello di rispondere alle nuove esigenze del mercato individuando soluzioni innovative nell’ottica dell’economia circolare”.
L’acquisizione di Microtec rientra nel
piano di investimenti da
80 milioni di euro nei prossimi tre anni varato da Sirmax, al netto delle partecipazioni esterne e agevolazioni, equamente distribuiti tra l’ampliamento dello stabilimento di
Mellaredo e di quello SER a
Salsomaggiore Terme (dove la capacità di riciclo passerà da 18.000 a 40.000 t/a nei prossimi tre anni), la costruzione di un secondo stabilimento per compound a
Kutno (Polonia) e la realizzazione di un nuovo impianto di riciclo di polipropilene da rifiuti post-consumo (14.000 t/a) in
Nord America, gestito dalla neonata filiale
SER North America (
leggi articolo).
Nell’impianto polacco, in fase di completamento, saranno formulati anche i
TPE a marchio
Xelter (lanciati l’anno scorso a Fakuma) e nuovi
compositi di polipropilene rinforzati con
fibra lunga per applicazioni di metal replacement (
Isoglass LFR) che saranno presentati in anteprima quest’anno al
K2019 di Düsseldorf.
Interventi sono previsti anche in
India, dove opera in joint-venture con
Autotech: dopo l’ampliamento dello stabilimento di
Valsad, vicino Mumbai, quest’anno partiranno i lavori di sbottigliamento in quello di
Palwal (Dehli), con l’obiettivo di aumentare la capacità produttiva di compound nel paese asiatico
da 20.000 a
40.000 tonnellate annue.
Ciò dovrebbe portare il
fatturato del gruppo padovano dai 300 milioni di euro dell’esercizio 2018 (+15% rispetto al 2017) ai
385 milioni di quest’anno, con l’obiettivo a medio termine (2024) di raggiungere un un giro d'affari intorno a
600 milioni di euro. In crescita anche l’occupazione nelle fabbriche italiane, incrementata negli ultimi due anni di trenta unità, in larga parte neolaureati.
Con sede a Cittadella (PD), Sirmax Group è il
primo produttore europeo non integrato, tra i primi al mondo di compound di polipropilene per tutti i settori di impiego – automotive, elettrodomestico, power tools e casalingo, elettrico, elettronico, costruzioni, arredamento – e nella distribuzione di materie plastiche. Attivo dagli anni ’60, il gruppo posiede
cinque stabilimenti produttivi in
Italia – Cittadella (PD), Tombolo (PD), Isola Vicentina (VI), San Vito Al Tagliamento (PN), Salsomaggiore Terme (PR) –,
due in Polonia (2006-2019),
uno in Brasile (2012), uno in
USA (2015), due in
India (2017), oltre ad un ufficio commerciale a Milano, filiali tecnico-commerciali estere in Francia, Spagna e Germania.
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