28 maggio 2018 12:22
Come era stato preannunciato venerdì scorso al convegno EuPC di Milano dal Commissario europeo per la crescita Elzbieta Bienkowska (leggi articolo), la Commissione europea ha diffuso oggi una prima indicazione sulle misure che ha intenzione di introdurre per ridurre il consumo di plastiche monouso in Europa, con l’obiettivo dichiarato di combattere la proliferazione dei rifiuti marini.
Sotto il mirino di Bruxelles dieci prodotti di plastica monouso che più inquinano le spiagge e i mari d’Europa e gli attrezzi da pesca perduti e abbandonati, che nel complesso - afferma la Commissione - rappresentano il 70% dei rifiuti marini.
“Le nuove regole i legge in una nota - sono proporzionate e concepite per ottenere i migliori risultati, vale a dire non a tutti i prodotti si applicheranno le stesse misure: saranno messi al bando i prodotti di plastica monouso per i quali sono facilmente disponibili soluzioni alternative, mentre si limiterà l’uso di quelli di cui non esistono valide alternative riducendone il consumo a livello nazionale”. I produttori saranno chiamati a rispettare requisiti di ecodesign ed etichettatura e a sottostare a obblighi di gestione e bonifica dei rifiuti.
QUESTE LE MISURE. Le nuove regole prevedono:
ATTREZZI DA PESCA. Per quanto riguarda gli attrezzi da pesca, che rappresentano il 27% dei rifiuti rinvenuti sulle spiagge, la Commissione punta a completare il quadro normativo vigente introducendo regimi di responsabilità del produttore per quelli contenenti plastica. I fabbricanti dovranno coprire i costi della raccolta quando questi articoli sono dismessi e conferiti agli impianti portuali di raccolta, nonché i costi del successivo trasporto e trattamento; dovranno inoltre coprire i costi delle misure di sensibilizzazione.
OPPORTUNITÁ PER L'INDUSTRIA? Secondo la Commissione le imprese guadagneranno in competitività dall'introduzione di queste nuove misure: "una normativa unica per l’intero mercato dell'UE offre alle imprese europee un trampolino per sviluppare economie di scala e rafforzare la competitività nel mercato mondiale in piena espansione dei prodotti sostenibili . affermano da Bruxelles -: con i sistemi di riutilizzo (come quelli di cauzione-rimborso) le imprese potranno contare su un approvvigionamento stabile di materiali di alta qualità; in altri casi, mosse dall'incentivo a ricercare soluzioni più sostenibili, potranno conquistare un vantaggio tecnologico sui loro concorrenti internazionali".
ITER. Le proposte della Commissione dovranno passare al vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio, con l’obiettivo di fornire ai cittadini europei risultati tangibili, sotto forma di una direttiva (in allegato la bozza), prima delle elezioni di maggio 2019.
“Questa Commissione ha promesso di agire in grande sulle grandi questioni e lasciare il resto agli Stati membri - ha commentato Frans Timmermans, primo Vicepresidente responsabile per lo sviluppo sostenibile -. È innegabile che i rifiuti di plastica siano una grande questione e gli europei devono agire insieme per affrontarla, tanto più che i rifiuti di plastica finiscono nell'aria che respiriamo, nel suolo, negli oceani e sulle nostre tavole. Le proposte odierne ridurranno, con una serie di misure, i prodotti di plastica monouso che ora troviamo sugli scaffali dei supermercati. Alcuni di essi saranno messi al bando, ma ciò non significa che dovremo rinunciarvi, perché saranno sostituiti da alternative più pulite".
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