1 dicembre 2016 07:45
Assobioplastiche ha organizzato ieri a Roma un convegno per fare il punto sul mercato delle bioplastiche in Italia, nel corso del quale sono stati presentati i dati elaborati dalla società di consulenza Plastic Consult, parte dei quali erano stati anticipati in occasione di un incontro tenutosi ad Ecomondo (leggi articolo).
MERCATO. Il consumo di bioplastiche compostabili nel nostro paese si è attestato l’anno scorso a 54.500 tonnellate, oltre diecimila in più rispetto al 2014 (+25%). Il 73% del totale, pari a quasi 40mila tonnellate, è stato impiegato per produrre sacchetti per la spesa monouso, il 17% ai sacchi per la raccolta della frazione organica e il restante 18% suddiviso tra manufatti per l’agricoltura, la ristorazione, il packaging alimentare e l’igiene della persona.
Le aziende che operano in questa filiera sono 210, con un incremento del 5% rispetto all’anno precedente, tra produttori di chimica e intermedi di base (4), produttori di granuli (16), operatori di prima trasformazione (128), operatori di seconda trasformazione (60). Rispetto ad un anno prima, sono entrati 31 nuovi operatori sul mercato della prima trasformazione e, viceversa, sono uscite 20 aziende della seconda trasformazione (passate alla prima trasformazione). Nel complesso, il settore occupava l’anno scorso duemila addetti, con una crescita del 5,5%.
SHOPPER ILLEGALI. Dallo studio Plastic Consult emerge una tendenza inquietante: nei primi mesi di quest’anno si registra un rallentamento della domanda di bioplastiche e un ritorno massiccio ai sacchetti di polietilene PE, che fa capire quanto la legalità sia ancora una chimera in questo settore. “I dati 2016 dimostrano in modo inequivocabile il potenziale di crescita dell’industria delle bioplastiche che con l’agricoltura a monte e l’industria del compostaggio a valle costituisce un vero e proprio sistema economico in grado di innescare processi di rinascita economica e di sviluppo densi di opportunità - ha affermato Marco Versari, presidente di Assobioplastiche -. E’ inaccettabile che queste capacità vengano compromesse dallo stato di diffusa illegalità intorno alla legge 28/2012”.
Secondo un'indagine di Legambiente, oltre la metà dei sacchetti in circolazione è fuori norma: un volume di circa 40 mila tonnellate di plastica con una perdita per la filiera delle bioplastiche pari a 160 milioni di euro, 30 milioni di euro di evasione fiscale, 50 milioni di euro di aggravio dei costi di smaltimento dei rifiuti e ingenti danni all’ambiente e al mare.
“Siamo stati pionieri quando abbiamo iniziato a sviluppare un’industria che coniugasse innovazione a benefici per l’ambiente, crescita occupazionale a circolarità delle risorse -, ha aggiunto Versari -. Oggi siamo pronti a competere nei mercati globali e a cogliere le opportunità che stanno sorgendo dall’implementazione delle politiche finalizzate a decarbonizzazione l’economia, ma affinché i nostri investimenti e i nostri sacrifici non vadano perduti abbiamo bisogno che il Paese ci segua, sconfiggendo l’illegalità”.
MINISTRO PROMETTE PIÙ CONTROLLI. La chiusura dei lavori è stata affidata al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che ha promesso maggiori controlli, anche attraverso accordi da stringere con i Comuni per far sì che la polizia municipale verifichi presso gli esercizi commerciali il rispetto della legge sugli shopper.
"Chiamerò i NOE per avviare al più presto una nuova campagna di controlli, questa volta a livello nazionale - ha promesso il Ministro -. Faremo lo stesso con la Guardia di Finanza e accmpagneremo l'operazione con una campagna informativa". "Allo stesso tempo - ha aggiunto Galletti - continueremo a lavorare a livello internazionale per affermare il principio del divieto dei sacchetti di plastica, che sarà messo all'ordine del giorno nel prossimo G7 Ambiente, in programma a Bologna nel mese di giugno"
150 CONTROLLI. Fino ad oggi i NOE dei Carabinieri hanno condotto 150 ispezioni in una trentina di società, che hanno portato al sequestro di 89 tonnellate di sacchetti. Comprese le multe elevate dalla Guarda di Finanza, sono state comminate ai trasgressori sanzioni per 1,8 milioni di euro. Nella campagna di controlli circa 40 persone sono state denunciate per frode nell’esercizio del commercio e concorso nello stesso reato. Buona volontà, ma nulla più, considerata la magnitudo del fenomeno e i profitti illeciti che si possono ottenere violando la legge, non di rado facendo pagare all’esercente il prezzo di un sacchetto in bioplastica al costo di un normale shopper in polietilene.
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