16 dicembre 2015 07:20
L’industria italiana della macchine utensili e robot archivia un 2015 positivo, anzi eccezionale, con tutti gli indicatori in crescita a doppia cifra, a partire dalla produzione, che registra un incremento del 12,2 percento a 5.430 milioni di euro.
MERCATO INTERNO IN RIPRESA. I costruttori italiani - secondo i preconsuntivi elaborati da Ucimu Sistemi per produrre - hanno beneficiato della domanda estera, tornata a crescere (7,9% a 3.510 milioni di euro), ma i risultati quest’anno sono in buona parte determinati dalla domanda interna, aumentata del 31,3% a 3.595 milioni di euro.
Il risveglio della domanda di sistemi di produzione, infatti, ha visto le consegne delle aziende italiane salire a 1.920 milioni di euro, il 21% in più rispetto all’anno precedente; in forte progressione anche le importazioni, che con 1.675 milioni segnano un incremento del 45,5%.
POSITIVO ANCHE IL 2016. Ucimu vede rosa anche per l’anno prossimo. Il centro studi dell’associazione stima infatti un aumento della produzione del 7,2% a 5.820 milioni di euro (+7,2%), avvicinandosi così al valore record di 6 miliardi di euro registrato nel 2008. Le esportazioni sono previste in progressione del 6,6% a 3.740 milioni, mentre il consumo interno dovrebbe mettere a segno un +8,8%, arrivando ad un valore di 3.910 milioni di euro, trainando sia le consegne dei costruttori che raggiungeranno quota 2.080 milioni di euro (+8,3%) sia le importazioni, attese a 1.830 milioni (+9,3%).
SUPERAMMORTAMENTO ANTICIPATO. “Il 2015 è stato un anno positivo per l’industria italiana della macchina utensile che ha saputo sfruttare appieno la ripresa del consumo e il miglioramento del contesto interno e internazionale, registrando incrementi per tutti i principali indicatori - commenta Luigi Galdabini, presidente di Ucimu Sistemi per produrre (foto a sinistra) -. D’altra parte, EMO Milano 2015 da un lato, e i provvedimenti di politica industriale previsti dalle autorità di governo, dall’altro, hanno ulteriormente spinto la ripresa rendendola più forte e salda”.
"A questo proposito - continua Galdabini - accogliamo con favore l’inserimento in Legge di Stabilità del provvedimento di Superammortamento, che permette l’ammortamento del 140% del macchinario acquistato. Chiediamo però che sia introdotto un emendamento al testo attualmente in discussione affinché questa misura possa essere applicata a tutti i macchinari ordinati (anziché consegnati come prevede il testo attuale) entro il 31 dicembre 2016, e consegnati entro il 30 giugno 2017”. "A garanzia della correttezza delle operazioni occorre prevedere - spiega il presidente di Ucimu - che l’ordine sia accompagnato da acconto tracciato o da pagamento con canoni di locazione finanziaria per almeno il 20% del valore dell’investimento”.
SVECCHIARE IL PARCO MACCHINE. Secondo Galdabini, Complementare a Superammortamento e alla Nuova Sabatini, già rifinanziata per tutto il 2016, dovrebbe essere la revisione dei coefficienti di calcolo degli ammortamenti, fermi al 1988.
Ucimu chiede inoltre al Governo di incentivare la sostituzione dei macchinari obsoleti, misura volta ad evitare la perdita di competitività delle nostre imprese. “Il provvedimento, che ha accolto il favore del viceministro Calenda, potrebbe evidentemente dare una scossa al consumo di macchinari ma soprattutto favorirebbe l’ormai necessario ammodernamento degli impianti produttivi in risposta alle esigenze di maggiore produttività delle imprese e di adeguamento alle normative sempre più stringenti in materia di risparmio energetico e miglioramento degli standard di sicurezza sul lavoro”, conclude Galdabini.
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