Pro.mo solleva la questione della resistenza termica delle stoviglie monouso compostabili.
11 febbraio 2015 06:58
Le bioplastiche e, più in generale, i polimeri biobased non sempre vantano una elevata resistenza termica e ciò può esporre alcuni di questi materiali a problemi quando vengono utilizzati per produrre stoviglie destinate alle mense, dove possono entrare in contatto con cibi caldi.
A sollevare la questione, prendendo spunto da una recente notizia pubblicata su un quotidiano milanese è Pro.mo l’associazione dei produttori di stoviglie monouso in plastica convenzionale.
“Il tentativo di sostituire i piatti in plastica con stoviglie compostabili per la refezione scolastica non sembra privo di conseguenze - si legge in un comunicato diffuso dall’associazione -. Pochi giorni fa il quotidiano "Il Giorno" ha pubblicato una notizia che riprende i commenti negativi di alcuni genitori di alunni delle scuole milanesi che ha suscitato non poche polemiche: in alcune mense i piatti bio si sono sciolti al contatto con le pietanze calde, lasciando in alcuni casi su di esse il proprio strato superficiale. Questo incidente ripropone il tema relativo alla scelta delle stoviglie per la ristorazione scolastica: sono meglio i piatti biodegradabili o in plastica?”.
“Non esistono stoviglie buone e stoviglie cattive - osserva Marco Omboni, Presidente di Pro.mo -. Per salvaguardare l'ambiente è importante usare il prodotto giusto nell'occasione giusta. Quando le stoviglie in plastica sono destinate a una valorizzazione post consumo (termovalorizzazione o meglio ancora riciclo), risultano essere all'altezza anche in termini di ecocompatibilità. Le stoviglie in plastica rientrano pienamente nel sistema di gestione dei rifiuti Conai-CoRePla, che in accordo con le indicazioni comunitarie è impegnato a destinare questi prodotti, una volta usati, a forme di valorizzazione che, mi sento di affermare, sono più utili della produzione di compost."
Ovviamente non tutte le bioplastiche sono uguali, come non lo sono le plastiche convenzionali: quelle introdotte di recente nelle scuole milanesi - oggetto delle critiche di alcune famiglie - sono realizzate in polpa di cellulosa, derivata da canna da zucchero, di cui non conosciamo le caratteristiche tecniche e, in particolare, la resistenza termica. Sono però in commercio piatti in acido polilattico (PLA) termoresitente in grado di resistere fino a temperature superiori a 100°C e anche alcune amidacee possono garantire una resistenza termica adeguata.
Una distinzione che viene ricordata anche da Pro.mo, che punta il dito verso i prodotti più economici: “Molte delle stoviglie compostabili presenti sul mercato italiano provengono dall’Estremo Oriente, Cina in particolare - conclude l’associazione -. Pro.mo è impegnato per garantire qualità e igienicità dei prodotti realizzati dalle imprese italiane aderenti all'associazione. I nostri produttori continuano a investire, pensando alle esigenze dei clienti e dei consumatori, per garantire standard di qualità e sicurezza dei prodotti anche oltre quanto stabilito dalle norme italiane che, è noto, sono molto vincolanti".
Va anche detto, a onor di cronaca, che le segnalazioni di piatti “fusi” dal calore riguarderebbero - secondo l’articolo - quattro casi su 240mila stoviglie utilizzate nelle scuole.
Milano Ristorazione, che ha in gestione il servizio nelle scuole primarie milanesi, aveva diffuso nei giorni scorsi una sorta di manuale d’uso dei nuovi piatti compostabili, dove si ricorda che: "a contatto con pietanze molto calde, perlopiù liquide possono diventare più malleabili al tatto, oltre a poter rilasciare una leggera condensa sulla superficie d’appoggio”.
© Polimerica - Riproduzione riservata
Via Rovereto, 11 - 20871 Vimercate (MB)
Tel: +39 039 625661 - Fax: +39 039 6851449
Web: www.engelglobal.com/it/it/home - Email: sales.it@engel.at
Via Gasdotto, 25 - 36078 Valdagno (VI)
Tel: +39 0445 402438
Web: www.gpdipiazzon.it - Email: info@gpdipiazzon.it
Via della Merlata, 28 - 20014 Nerviano (MI)
Tel: +39 0331 587171 - Fax: +39 0331 584212
Web: www.frilvam.com/ - Email: frilvam@frilvam.com
BioCampus Cologne - Nattermannallee, 1 - 50829 (K)
Tel: +49 221.8888.9400 - Fax: +49 221.8888.9499
Web: bio-fed.com/it/ - Email: info@bio-fed.com
Rappresenta anche l'80% del tempo di produzione, ma se non ottimizzato lo rallenta. Insieme a Piovan vediamo come risolvere i problemi più comuni.
Il costruttore italiano di impianti di estrusione partecipa alle due maggiori fiere internazionali in programma quest'anno negli USA e in Cina.