Maersk imbarca una stampante 3D per sperimentare la produzione di pezzi di ricambio in ABS.
23 luglio 2014 05:45
Le gradi navi portacontainer intercontinentali navigano per settimane senza scalo. E se qualcosa si rompe, o si possiede un ricambio in magazzino, o bisogna attendere di attraccare in porto per sostituirlo.
Per ridurre i costi della logistica interna, la compagnia marittima danese Maersk Line sta sperimentando la stampa 3D per produrre alcuni componenti in ABS direttamente a bordo, utilizzando una stampante Stratasys a modellazione a deposizione fusa uPrint SE 3D.
Il processo di produzione è semplice e non richiede specifiche competenze: il file per la stampa può essere inserito nella memoria del computer di bordo o inviato alla nave dalla sede della compagnia. Basta selezionarlo sulla stampante, premere un bottone e la produzione inizia.
Ovviamente non si può pensare di produrre in questo modo un componente meccanico delle grandi turbine che muovono questi giganti del mare, ma per una miriade di oggetti o parti non strutturali una stampante 3D può essere sufficiente, tanto che anche la Marina militare statunitense sta testando questa tecnologia sulla portaerei USS Essex.
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