Nel 2012, il costruttore bresciano di presse ha visto crescere il fatturato pur operando prevalentemente sul mercato italiano.
15 luglio 2013 07:18
La bresciana IMG costruisce presse ad iniezione per la gomma e distribuisce in Italia le macchine Haitian e Zhafir: una combinazione vincente, in un periodo di grande difficoltà per il mercato italiano delle materie plastiche, che ha permesso all'azienda di realizzare nel 2012 un fatturato di diciotto milioni di euro, uno in più rispetto all'anno precedente. Una crescita sorprendente se si considera che IMG realizza il 70% del suo fatturato in Italia, mercato che negli ultimi anni è crollato con percentuali a doppia cifra.
"Siamo un'azienda molto flessibile, che può superare meglio di altre i periodi di crisi - spiega Davide Bonfadini, direttore commerciale di IMG -. Flessibilità significa anche allestire soluzioni tagliate su misura sulle esigenze dei clienti, un servizio che i grandi costruttori non sempre riescono a fornire".
Il 2013 si prefigura come uno degli anni più difficili per il settore e difficilmente IMG potrà ripetere l'exploit dello scorso anno: l'azienda bresciana stima infatti di chiudere l'esercizio con una flessione del giro d'affari intorno al 10-15%. Per il 2014, invece, Bonfadini non azzarda previsioni: "Il decreto Fare, con le incentivazioni agli investimenti i beni strumentali, potrebbe far ripartire il mercato della sostituzione, anche perché il parco italiano è invecchiato negli ultimi anni, ma speriamo soprattutto in una ripresa dell'ottimismo tra gli imprenditori".
IMG ha venduto l'anno scorso in Italia una settantina di macchine Haitian, per un fatturato di circa 6 milioni di euro, incrementando la quota di mercato del marchio cinese nel nostro paese, oggi intorno al 10%.
Per quanto concerne le macchine per la gomma - commercializzate con proprio marchio - nel 2012 ne sono state consegnate un centinaio, tra nuove e revisionate, per un giro d'affari di circa 12 milioni di euro. "Nella gomma, in Italia ormai competiamo ad armi pari con i grandi costruttori europei - commenta Bonfadini -. I nostri punti di forza sono la flessibilità e la conoscenza del mercato italiano, oltre alla qualità del prodotto".
L'industria della lavorazione della gomma, concentrata nei distretti del Lago d'Iseo, del Piemonte e in alcune aree del Veneto, rappresenta un mercato più stabile rispetto a quello delle plastiche, con vendite che oscillano, anche negli anni più movimentati, del 5-10% in più o in meno.
In compenso, il comparto sta vivendo una piccola rivoluzione tecnologica, dopo anni di immobilismo. "Aumentano le partnership tra trasformatori, costruttori di macchine e stampisti per cercare nuove soluzioni applicative, utilizzare materiali innovativi, incrementare la produttività delle isole di lavoro e ridurre consumi energetici e costi - nota Bonfadini -. Un altro trend molto marcato è l'aumento dei tonnellaggi medi della presse: in passato, gran parte delle consegne si attestava sotto le 200 tonnellate di forza di chiusura, mentre oggi le richieste sono orientate verso macchine da 300 a 500 tonnellate, che consentono di stampare un maggior numero di pezzi".
Il risparmio energetico, anche nella gomma, non è quasi più un optional: "Non è raro che il cliente giunga in fabbrica, durante le prove stampi, con proprie attrezzature per la misurazione del consumo energetico della pressa in condizioni di stampaggio reali".
"Il mercato della plastica, in questo momento, è invece meno dinamico: sa quello che vuole ed è interessato soprattutto al costo della macchina, forse perché i margini sono compressi e le prospettive di crescita incerte; oggi il mercato è soprattutto di sostituzione", aggiunge il direttore commerciale di IMG.
Il costruttore bresciano ha aperto nei giorni scorsi le porte dei suoi stabilimenti per una doppia open-house: due giornate sono state dedicate alle macchine Haitian di seconda generazione, in particolare Mars II e presse elettriche Zhafir (anch'esse parte del gruppo Haitian).
Il secondo appuntamento era invece rivolto alle macchine per la gomma, tra le quali spiccava una pressa ad azionamento completamento elettrico REM con forza di 300 tonnellate, chiusura a ginocchiera e vite punzonante. Tra le caratteristiche della macchina esposta, oltre al ridotto consumo energetico (fino al 60% rispetto ad una pressa oleodinamica, dichiara IMG), si segnalano anche assenza di olio idraulico, controllo assi in closed-loop, interfacciamento E67 per carico e scarico pezzi automatico, piani magnetici e un nuovo PLC Moog con schermo touch-screen.
Presentata al Plast 2012, la serie REM è in fase di test applicativo presso due clienti (entrambe le macchine hanno forza di 300 t), mentre una terza pressa è in costruzione negli stabilimenti di Capriano del Colle. La gamma è disponibile con forze di chiusura da 200 a 500 tonnellate.
Le altre macchine in mostra alla IMG erano: GUM 200 TR (200 tonnellate di forza di chiusura) in configurazione verticale, con tavola rotante e piano termoregolato, fornito di caricatore automatico di bandelle; pressa orizzontale GUM 300 Hydriblock FIFO, dotata di servompompa a risparmio energetico; GUM 300, sempre in configurazione orizzontale, ma con forza di chiusura da 300 ton, sistema di chiusura hydroblock e iniezione a vite+ pistone, anche questa equipaggiata con servopompa a risparmio energetico; pressa verticale GUM 300 con iniezione a vite pistone e piano termoregolato a 6 ugelli.
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