martedì 27 ottobre 2020
Gli imballaggi e i contenitori riutilizzabili sono il futuro un po' in tutti i settori perché apportano importanti vantaggi ambientali ma anche economici. Adottando modelli basati riuso, condivisione e noleggio dei beni le aziende possono acquisire nuovi flussi di entrate e instaurare relazioni potenzialmente molto più preziose, che vanno oltre alla singola vendita.
Questo perché estendere la durata del ciclo di vita dei prodotti e aumentare il loro valore a fine vita significa incrementare il valore economico complessivo che si può trarre dai prodotti riducendo i costi e gli impatti ambientali riferito all'impiego di materie prime e alle fasi di produzione. Senza contare che con il progredire della crisi climatica gli investitori guardano sempre più ai rating ambientali, sociali e di governance (ESG) e ad altre misure che guidano gli investimenti nelle imprese.
E' altamente probabile che le imprese più sostenibili che hanno catene di fornitura resilienti attrarranno nel futuro sempre più investimenti e che la percezione che il pubblico avrà di queste aziende ne verrà favorevolmente influenzata.
Nonostante gli imballaggi riutilizzabili offrano un buon esempio di innovazione sistemica che può portare sia a ritorni finanziari immediati – che a creazione di valore economico a lungo termine – manca ancora nelle aziende e nei policy makers la comprensione del potenziale economico e di sostenibilità insito in questi modelli. Questo vale non solamente per gli imballaggi commerciali, un settore dove il riutilizzo è una pratica già consolidata anche se con un potenziale importante ancora da esprimere ma anche per l'imballaggio primario.
Cito qui solamente due esempi per dare un'idea del fermento a cui si assiste nell'ultimo anno nel campo dell'imballaggio riutilizzabile e ricaricabile ( refillable).
L'osservatorio sul packaging Innovation Zone di ThePackHub's registra un aumento del 68% nelle iniziative in questo settore. Nel webinair di presentazione del Report Refillable and Reusable Packaging Compendium 2020/21 (289 pagine) uscito recentemente viene indicato come il segmento da tenere d'occhio all'interno di tre segnalazioni:
1) La sostenibilità guida il cambiamento nel packaging
2) Il packaging sostenibile e l'innovazione in tal senso nata durante la pandemia non ci lascerà (is here to stay)
3) Il mercato da tenere d'occhio è quello del reuse e refill
Il secondo esempio viene da DS Smith che ha lanciato dal regno Unito una nuova linea di imballaggi pensati per il riuso denominata "loop ready packaging".
Ma di questo ne racconterò prossimamente perché lo scopo di questo post era di ringraziare la CAPP PLAST e in particolare Filippo Baldi Direttore Marketing dell'azienda di Prato per avere donato i tre cassoni riutilizzabili che vedete in foto al canile ENPA di Torino.
Quando mi è stata segnalata la richiesta fatta dall'ENPA attraverso Facebook ho contattato Filippo, che conoscevo come collegamento di Linkedin, chiedendogli se avessero qualche contenitore di fine serie o difettoso da donare al canile di Torino per contenere le coperte di scorta. Mi sono anche offerta di pagare il trasporto ma non c'è ne è stato bisogno perché CAPP PLAST ha inviato il tutto in porto franco e i cassoni sono già in uso, come si può vedere dalle immagini.
Ecco, questa è una delle diverse vite che un contenitore riutilizzabile può avere, dando una mano anche nel sociale, e in questo caso ai volontari che operano nel canile di torino.