Mossi & Ghisolfi realizzerà il primo impianto brasiliano per la produzione di biocarburanti di seconda generazione.
23 maggio 2012 16:17
Per la produzione di biocarburanti di seconda generazione, ottenuti da scarti agricoli o da colture non destinate alla produzione alimentare, la brasiliana GraalBio Investimentos ha scelto tecnologia e impiantistica italiane del Gruppo Mossi & Ghisolfi, fornite attraverso la controllata Beta Renewables.
L’accordo è stato firmato questa mattina (23 maggio) a San Paolo, alla presenza del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, presidente della Global Bioenergy Partnership: “Il progetto apre una nuova prospettiva alla produzione sostenibile dei biocarburanti perché le tecnologie impiegate consentono di utilizzare con elevata efficienza i residui delle produzioni di canna da zucchero, superando i possibili conflitti con le produzioni alimentari e riducendo in modo significativo il fabbisogno di suoli agricoli - ha affermato il Ministro -. In vista del prossimo meeting mondiale di RIO+20, questo progetto rappresenta un messaggio positivo per il futuro sostenibile”.
I lavori di costruzione dell’impianto inizieranno in estate nello stato di Alagoas, ad opera di Chemtex, la società di ingegneria del Gruppo tortonese, specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti industriali nel settore della petrolchimica, polimeri, fibre, energia, biocarburanti e tecnologie ambientali. Quando entrerà in funzione, alla fine del 2013, l'impianto avrà una capacità produttiva di 65.000 tonnellate annue di bioetanolo, utilizzando come materia prima gli scarti della lavorazione della canna da zucchero reperiti localmente. Al progetto partecipa anche Novozymes, che fornirà a Beta Renewables gli enzimi necessari alla conversione delle biomasse in bietanolo; la società danese sta cercando un sito per avviare la produzione di enzimi direttamente nel paese sudamericano.
Il processo di produzione è basato sulla tecnologia Proesa messa a punto da Beta Renewables, la stessa utilizzata nella bioraffineria in costruzione a Crescentino (VC) che entrerà in funzione entro la fine di quest'anno, la prima al mondo a produrre bioetanolo di seconda generazione. Una tecnologia che in futuro potrà essere utilizzata anche per produrre materie prime per plastiche e bioplastiche.
"Siamo felici della scelta di GraalBio di utilizzare la tecnologia Proesa per la produzione di bioetanolo di seconda generazione - ha dichiarato Guido Ghisolfi, CEO di Beta Renewables e vicepresidente del Gruppo Mossi & Ghisolfi - Siamo convinti che fornirà ai produttori migliori ritorni sugli investimenti, dando il via a una produzione più sostenibile di biocarburanti innovativi."
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