Il produttore di packaging installa quattro impianti Sacmi per lo stampaggio a compressione e soffiaggio in linea di contenitori farmaceutici.
8 maggio 2012 05:25
In occasione della Interphex di New York, Amcor Rigid Plastics e Sacmi Imola hanno annunciato uno sviluppo congiunto della tecnologia CBF (Compression Blow Forming) del gruppo italiano per la produzione di flaconi farmaceutici in HDPE, che il produttore di imballaggi utilizzerà nei propri stabilimenti in alternativa ai processi di iniezione-soffiaggio. Si tratta di un importante sviluppo su scala industriale del processo di stampaggio a compressione e soffiaggio presentato da Sacmi quattro anni fa.
Amcor ha lavorato a stretto contatto per 14 mesi con il costruttore italiano al fine di ottimizzare la tecnologia CBF per la produzione di imballaggi farmaceutici, soprattutto per quanto concerne la regolazione e il controllo di processo. Il gruppo australiano, che ha ottenuto il diritto di utilizzare in esclusiva questa tecnologia per alcune produzioni a livello mondiale, ha in funzione un impianto CBF a 12 cavità (CBF 12) presso lo stabilimento statunitense di Youngsville per la produzione di packer in HDPE. Visti i risultati, ha ordinato tre nuove linee che entreranno in marcia entro la fine dell'anno, tra cui una macchina a 20 cavità, destinate alla produzione mediante compressione soffiaggio di contenitori farmaceutici in HDPE, PP e PET.
CBF è un processo rotativo continuo di stampaggio a compressione e stiro-soffiaggio per la produzione di contenitori partendo direttamente da granuli di polietilene, polipropilene, polistirene o PET. Il materiale viene estruso in continuo e poi tagliato in dosi di lunghezza determinata, che vengono inserite in uno stampo e formate mediante compressione, ottenendo in questo modo una preforma. All'interno dello stesso stampo, la preforma viene pre-soffiata (per favorire il distacco dalla parete dello stampo) e quindi soffiata a stampo chiuso.
I vantaggi sotto il profilo qualitativo ed energetico sono diversi: l'intero processo avviene nella stessa macchina, addirittura all'interno del medesimo stampo, senza trasferimento del parison, o variazioni significative di temperatura, con minori rischi di degradazione del polimero. La possibilità di operare a temperature inferiori a quelle usuali offre benefici in termini di consumo energetico, ridotti stress sul prodotto finito e tempi di ciclo più veloci.
"Per l'industria farmaceutica, lo stampaggio a compressione e soffiaggio è uno degli sviluppi tecnologici più significativi degli ultimi decenni per la produzione di imballaggi rigidi - commenta Tod Eberle, vice presidente, responsabile Quality & Engineering di Amcor Rigid Plastics -. E' un cambiamento di paradigma per un'industria che chiede prestazioni senza rischi". Gli fa eco Bob Israni, responsabile tecnico per il mercato farmaceutico: "E' il processo oggi più avanzato per la produzione di confezioni farmaceutiche, in grado di offrire alta qualità, affidabilità e pezzi privi di difetti".
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Lucy Plast ridisegna la circolarità degli imballaggi secondari puntando su servizi di recupero e gestione del fine vita.