Il gruppo bergamasco commenta i risultati dell'esercizio 2010 nei due settori della Chimica e delle Materie plastiche.
28 febbraio 2011 07:22
Dopo aver diffuso qualche giorno fa i risultati finanziari 2010, che vedono il fatturato crescere del 50% a 1.162 milioni di euro, RadiciGroup ha fornito ulteriori dettagli sui due principali settori di attività: chimica e materie plastiche.
Plastiche. Con un giro d'affari di 235 milioni di euro, le attività nelle plastiche del gruppo bergamasco hanno segnato un incremento del +78% rispetto al 2009 (132 milioni nel 2009 e 160 nel 2008), anche grazie all'acquisizione del compoundatore americano Michael Day. Secondo Luigi Gerolla, Amministratore Delegato delle aree chimica e materie plastiche di RadiciGroup, nel 2011 il giro d'affari potrebbe crescere ancora e avvicinarsi ai 300 milioni di euro. Le vendite in Italia rappresentano solo il 17% del totale; un altro 40% è realizzato in Europa, mentre il fatturato rimanente viene generato sui mercati extraeuropei. Nel complesso, la plastica occupa poco meno di 400 addetti.
L'auto tira la domanda. “Nel settore auto siamo stati un’alternativa immediata ai grandi gruppi chimici e questo ha contribuito sicuramente alla forte crescita dei volumi e a garantirci quote di mercato”, commenta Gerolla. In futuro la società ha intenzione di continuare ad aumentare le quote di mercato, anche attraverso partnership, investendo su efficienza, sicurezza e tecnologia di processo. “Intendiamo consolidare la nostra presenza in Brasile, mercato assolutamente interessante per la plastica, così come in Cina, paese che in prospettiva diventerà per noi il secondo mercato per importanza dopo quello europeo - aggiunge -. Non escludiamo inoltre la possibilità di un’attività produttiva in India, dove già siamo presenti con una nostra sede commerciale. Non da ultimo, intendiamo puntare su maggior integrazione e sinergia con la nostra area chimica, nello sviluppo di nuove formulazioni di prodotto”.
Portafoglio completo. L’area materie plastiche di RadiciGroup produce e commercializza tecnopolimeri e copolimeri di PA6 e PA66 (marchi Radilon, Radiflam, Heramid green products), PA6/10 e PA6/12 (Radilon D), PET e PBT (Raditer), ABS e lega PC/ABS (Radiblend) , policarbonato (Radilux), acetalica POM (Heraform), elastomeri termoplastici (Heraflex) e poliolfine (PP e PE Radilene).
Chimica. Queste attività hanno chiuso l'esercizio con un fatturato di 467 milioni di euro, con una crescita del 61% sul 2009. RadiciGroup si conferma un importante produttore di poliammide 6 e 66 (marchio Radipol) e suoi intermedi (Radichem), con stabilimenti in Italia a Novara (PA 66 e acido adipico), Villa D’Ogna e Casnigo (PA 6) e in quello di Zeitz, in Germania, dove vengono sintetizzati acido adipico e cicloesanolo/cicloesanone. Le capacità produttive sono pari a 190.000 t/a di acido adipico e 90.000 t/a di poliammide 66.
“Per la chimica è stato un ottimo 2010 – commenta Gerolla –. Abbiamo operato in un contesto di mercato, a livello europeo, sostanzialmente bilanciato in termini di domanda offerta, conseguenza sia di ristrutturazioni nel settore chimico, che hanno visto l’uscita dal mercato di alcuni nostri competitor, sia di un incremento della domanda”. “Dopo un 2008 difficile – aggiunge -, siamo tornati a regime a maggio 2009, iniziando a registrare, da lì in avanti, un aumento di volumi e prezzi che ha poi contraddistinto tutto il 2010, portandoci a chiudere l’esercizio con un fatturato di poco inferiore ai 470 milioni di euro. Nel nostro impianto di Zeitz, creato nel 2001 e oggi uno dei siti chimici più moderni a livello mondiale, abbiamo toccato livelli produttivi record di adipico. Anche a Novara lo sfruttamento degli impianti è stato vicino al 100%.”
Outloouk 2011. Nel settore chimico, la società prevede una debole ripresa nel 2011 e una sostanziale conferma dei risultati dello scorso anno: “Ci sarà sicuramente una crescita in termini di volumi per quanto riguarda la nostra produzione di polimero 66, visti gli investimenti in atto per aumentare di circa il 10% le nostre capacità produttive in Italia – afferma Gerolla -. Intendiamo rafforzare ricerca e sviluppo, elemento di fondamentale importanza per sviluppare nuovi prodotti: non solo resine base, ma anche specialità”. Investimenti sono previsti anche nell’ambito della sicurezza, ambiente e formazione. Complessivamente gli investimenti toccheranno quest'anno 15 milioni di euro.
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