4 maggio 2023 08:45

Sirmax approda per la prima volta alla fiera Interpack, da oggi fino al 10 maggio presso Messe Düsseldorf, presentando un'ampia proposta di compound dedicati al mondo del packaging, con contenuto biobased o riciclato per rispondere alle crescenti richieste di materiali più sostenibili.

Nell'ambito delle bioplastiche, distribuite da Sirmax con il marchio BioComp, sono state messe a punto nuove formulazioni per stampaggio a iniezione ed estrusione, anche per lastre da termoformatura. L'ambito applicativo spazia da piatti, posate e bicchieri, alle vaschette per l’asporto di cibo e, più in generale, all'imballaggio rigido per il food destinato a smaltimento con la frazione dei rifiuti organici.

Alcuni gradi per stampaggio a iniezione - contraddistinti dalla sigla “IM” - sono rivolti alla produzione di capsule caffè. Per questo segmento, anche alla luce delle recenti evoluzioni normative a livello europeo che imporranno l'uso di materiali compostabili, la società padovana ha messo a punto una soluzione completa che prevede, oltre al materiale per stampare la capsula rigida, anche un compound destinato all'estrusione del film barriera che sigilla la capsula mantenendo intatto l'aroma del caffè.

Sono invece contraddistinti dalla sigla “BF” i compound storici della gamma Biocomp, destinati ad applicazioni nel packaging flessibile come sacchetti per l’ortofrutta, la raccolta della frazione organica dei rifiuti e gli shoppers per l'asporto delle merci.
Tutti i prodotti a marchio BioComp rispondono agli standard UNI EN 13432, sono certificati OK Compost Industrial per il compostaggio industriale e, alcuni gradi, anche OK Compost HOME per compostaggio domestico. Tra questi ultimi anche un grado destinato ai sacchetti per la raccolta delle deiezioni dei cani utilizzato dalla start-up umbra BioSave PlasticFree (nella foto).

Per quanto concerne il riciclo, Sirmax presenterà a Interpack un compound interamente a base di materiale riciclato post-consumo per il settore dei detergenti. Si tratta di un granulo proveniente da riciclo in closed loop, con cui si possono soffiare bottiglie, flaconi e tanichette contenenti prodotti per la pulizia della casa, l’igiene personale o liquidi per l’edilizia. Il materiale, a sua volta, è ottenuto dal riciclo di bottiglie e contenitori di plastica con la stessa destinazione. "Oggi il bottle-to-bottle viene realizzato utilizzando prevalentemente blend di plastica riciclata e plastica vergine - afferma l'azienda -. Sirmax punta invece al bottle to bottle utilizzando solo plastica 100% da post-consumo, di qualità più elevata, producendo un materiale adatto alla trasformazione mediante soffiaggio".

Le novità di Sirmax Group verranno presentate anche all’interno dei seminari bio!PAC, dove il 9 maggio interverranno, sul tema dei regolamenti europei, Alberto Marcolongo, responsabile per lo sviluppo di nuovi prodotti biodegradabili e compostabili, e Davide Gatto, sales manager BioComp.
Con le stesse tematiche e le stesse novità, il compounder veneto sarà presente il 10 e 11 maggio a PRSE, Plastics Recycling Show Europe di Amsterdam, mostra convegno dedicata al riciclo delle materie plastiche.

Con sede a Cittadella (PD), Sirmax è il principale produttore europeo non integrato - e tra i primi al mondo - di compound di polipropilene, tecnopolimeri, compound da post-consumo e bio-compound. Opera con 850 addetti in 13 stabilimenti, di cui sei in Italia, uno in Brasile, due in Polonia e altrettanti negli Stati Uniti e in India. Il fatturato consolidato si aggira attorno ai 500 milioni di euro.

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