6 luglio 2022 09:47
PlasticsEurope Deutschland e l'associazione dell'industria chimica tedesca VCI hanno pubblicato un position paper congiunto sul riciclo chimico di rifiuti plastici, dove vengono identificate le condizioni affinché questa forma di recupero possa contribuire efficacemente allo sviluppo di una economia circolare. Suggerisce anche le iniziative che andrebbero prese dai diversi soggetti interessati e illustra come l'industria potrebbe contribuire al raggiungimento degli obiettivi su clima, Green Deal UE e Piano d'azione per l'economia circolare.
Il documento parte dalla premessa che il riciclo chimico non rappresenta la soluzione definitiva al problema dei rifiuti, ma può fornire un contributo decisivo nel recupero di un'ampia gamma di rifiuti contenenti plastica che fino ad oggi non possono essere riciclati meccanicamente e sono quindi destinati a incenerimento o discarica. In altre parole, l'obiettivo è aumentare la quantità di rifiuti riciclati in Germania e in Europa, in modo complementare - e non sostitutivo - ai processi di riciclo esistenti, così da raggiungere gli ambiziosi obiettivi fissati a livello europeo.
Il riciclo chimico può infatti trattare un'ampia varietà di rifiuti plastici, anche non selezionati, rimuovendo dall'ambiente le sostanze interferenti dal ciclo del carbonio.
I feedstock ottenuti dal questi processi consentono di produrre materiali con la stessa qualità di quelli realizzati con materie prime fossili, che possono essere impiegati in applicazioni esigenti come il medicale e l'imballaggio alimentare, dove i rigenerati con processo meccanico non sono consentiti.
Per quanto concerne il quadro di riferimento, nel documento si rileva come la qualità dei processi di riciclo chimico essere possa essere migliorata ampliando la raccolta e la selezione dei rifiuti plastici.
Manca inoltre un quadro normativo adeguato, che consenta - per esempio - di accreditare le quote di materiale così rigenerato nel computo degli obiettivi di riciclo, al fine di fornire un incentivo per ulteriori investimenti.
Secondo PlasticsEurope Deutschland e VCI, l'industria sta lavorando per trovare soluzioni ai problemi di certificazione, standardizzazione, bilanciamento di massa e valutazione del ciclo di vita (LCA) dei processi di riciclo chimico, ma è necessario sostegno pubblico alla ricerca, sviluppo e test commerciali, soprattutto per mettere a punto impianti dimostrativi. Infine, gli investimenti negli impianti di questo tipo dovrebbero essere incentivati mediante contratti sui cambiamenti climatici (CCfD, Climate Change Differential Contracts) che affrontino sia i costi operativi che quelli di investimento.
Vedi anche: Chemical recycling as a building block of a circular economy (PDF)
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Il costruttore italiano ha messo a punto un modello capace di raggiungere velocità superiori ai 70 m/min garantendo allo stesso tempo massima flessibilità operativa.
Nel 2022 sono state gestite dal consorzio autonomo 48.000 tonnellate in più di rifiuti plastici rispetto all'anno precedente. Parte il sistema di monitoraggio CEMS.
L'evento dedicato al riciclo degli imballaggi in plastica, a cui nessun operatore del settore può mancare, si terrà il 21 e 22 giugno presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese.