23 settembre 2021 17:21
A Parma, presso la sede italiana del gruppo norvegese Tomra è stato creato di recente un nuovo Test Center per la selezione dei flakes - materiale in scaglie che si ottiene dalla granulazione dei rifiuti plastici dopo le fasi di lavaggio, prima dell'estrusione in granuli -, dove saranno sviluppate, insieme ai clienti di tutto il mondo, nuove applicazioni e soluzioni per la selezione automatica di poliolefine, PVC, PET e HIPS.
L'inaugurazione del Test Center si è tenuta ieri nel corso di un evento internazionale alla presenza di un centinaio di operatori del settore e della stampa specializzata all'insegna dello slogan "Testare per credere".
Fabrizio Radice, VP e Head of Global Sales and Marketing di Tomra Recycling, ha illustrato le ragioni che hanno portato l'azienda a investire nella nuova struttura: "Rileviamo una domanda crescente, da parte dei clienti, di test per la selezione di flakes, insieme con a una forte richiesta di plastica riciclata di alta qualità da parte del mercato. Perciò è necessario individuare, sviluppare e ottimizzare le tecnologie e le soluzioni necessarie a raggiungere questo obiettivo. Questo è esattamente ciò che faremo nel nuovo centro, in stretta collaborazione con i nostri clienti e partner".
La nuova struttura aperta a Parma servirà proprio a questo: da ogni parte del mondo i clienti potranno spedire i loro flakes per essere testati sulle selezionatrici Tomra. Sulla base dell'analisi dei materiali e dei risultati delle prove, i tecnici del gruppo norvegese saranno in grado di consigliare la tipologia di macchina e la configurazione di sensori più adatta a soddisfare i requisiti e gli obiettivi di selezione indicati dal cliente.
Per dimostrare le potenzialità delle tecnologie di selezione flakes, nel corso del pomeriggio sono state eseguite dimostrazioni con PET, poliolefine, PVC e polistirene cristallo contenenti impurità, utilizzando in cascata una macchina Innosort Flake per la preselezione, dotata di due fotocamere ad alta risoluzione (una per lato, capaci di riconoscere frammenti con dimensione fino a 2 mm) e sensore NIR, abbinata ad una unità Autosort Flakes per la selezione fine delle scaglie per colore, famiglia polimerica e rilevazione della presenza di metalli.
Come ha spiegato Ida Semb, Product Manager di Tomra Recycling, Autosort Flake eccelle nelle applicazioni di fascia alta, dove il livello di contaminanti è relativamente basso, ma i requisiti di qualità sono particolarmente elevati. Innosort Flake, invece, viene applicato a flussi più contaminati ed è disponibile con un sensore specifico per selezionare le poliolefine. Con la sua larghezza di 2 metri, questa macchina riesce ad eseguire una selezione precisa anche analizzandoi 6 tonnellate l'ora di scaglie.
Nelle prove condotte nel test center (replicati anche ieri a beneficio degli ospiti), si sono ottenuti risultati degni di nota. Nel caso del PET clear, partendo da un flusso contenente il 5,4% di impurità, con selezione prima con Innosort e poi con Autosort si arriva ad un livello di purezza del 99,8%. Operando su poliolefine, si raggiunge il 98,5% di purezza, sempre con doppia scansione, mentre lavorando flakes di polistirene (vasetti yogurth) contenenti anche frammenti metallici si può raggiungere il 95,4%. Valori che possono essere ulteriormente aumentati con passaggi successivi.
Tomra Recycling fa parte di Tomra Sorting Solutions, che sviluppa sistemi a sensori per la selezione e il controllo di processo per diversi settori industriali, dalle plastiche al food e applicazioni minerarie. A sua volta, Tomra Sorting appartiene al gruppo norvegese Tomra Systems ASA, quotato alla Borsa di Oslo, con un fatturato di circa 985 milioni di euro e oltre 4.300 addetti.
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