21 settembre 2021 09:14
L’associazione dei produttori tedeschi di imballaggi in plastica IK (Industrievereinigung Kunststoffverpackungen) ha commissionato alla società di ricerche di mercato GVM uno studio sulle potenzialità dell'utilizzo di plastiche riciclate nel packaging.
Secondo gli analisti, nello scenario più realistico i volumi di plastiche rigenerate per applicazioni di imballaggio cresceranno dalle attuali 475.000 a circa 960.000 tonnellate annue, pari al 22% del consumo totale, non lontano dal milione di tonnellate che l'industria del settore si è impegnata a utilizzare entro il 2025 al posto del vergine (leggi articolo).
Il potenziale applicativo varia in funzione delle tipologia d'imballo: le bottiglie PET possono già oggi essere interamente prodotte con riciclato, mentre per altre categorie vi sono ancora vincoli tecnici e normativi.
"Il processo di sostituzione è già iniziato - sostiene Isabell Schmidt, managing director dell'associazione tedesca -. Tra il 2017 e il 2019 la domanda di materiali riciclati nel packaging è cresciuta di oltre il 18%, mentre allo stesso tempo è diminuito il consumo di plastica vergine. Questo disaccoppiamento evidenzia l'enorme interesse dell'industria del packaging verso i materiali riciclati".
Secondo IK, impiegare materiali riciclati in modo indiscriminato non è sensato e spesso neanche possibile. Numerosi tipi di imballaggi, specie nell'ambito alimentare (che rappresenta il 44% del mercato), richiedono un elevata qualità delle materie prime e i materiali riciclati alternativi sono ancora disponibili in quantità limitate.
La ragione, spiega l'associazione dei produttori di packaging, è che fino a non molto tempo fa il riciclo della plastica era condizionato dal raggiungimento di quote obbligatorie e non guidato dalle esigenze dell'industria. Negli ultimi anni sono stati fatti pochi investimenti nella produzione di gradi rigenerati di grado alimentare e, attualmente, la maggior parte delle plastiche riciclate trova applicazione in altri settori, come i prodotti per l'edilizia.
Una situazione che però sta cambiando: "Entro il 2045, anno in cui la Germania vuole essere climaticamente neutra, la plastica dovrà essere prodotta interamente da riciclo e da materie prime rinnovabili - afferma Isabell Schmidt -. L'abbandono delle materie prime fossili è un cambiamento radicale. Richiede all'industria di investire miliardi di euro nell'ecodesign e nei processi di selezione e riciclo per ottenere granuli di elevata qualità".
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