1 marzo 2021 16:25
Conai, su proposta del consorzio Biorepack, ha fissato in 294 euro a tonnellata il contributo ambientale (CAC) per tutti gli imballaggi in bioplastica compostabile; entrerà in vigore il 1° luglio 2021, indipendentemente dalla tipologia.
Si tratta di un contributo a metà strada tra quelli stabiliti per gli imballaggi in plastica di fascia A (150 euro/tonnellata) e di fascia B1 (208 euro), considerati più facilmente riciclabili e quelli di fascia B2 (560 euro) e fascia C (660 euro), più penalizzati dal CAC, dove si collocano oggi sacchetti e alcuni imballaggi compostabili.
"Il nuovo contributo ambientale per gli imballaggi in bioplastica è frutto di un lavoro intenso e molto produttivo - commenta il presidente di Conai, Luca Ruini -. Rappresenta un nuovo passo avanti verso l’operatività del nuovo consorzio, che permetterà agli imballaggi biodegradabili e compostabili di vedere ottimizzati i loro processi di riciclo all’interno della filiera dei rifiuti organici. Ossia il loro destino naturale".
"Un grande lavoro di squadra tra Biorepack e Conai ha consentito il conseguimento di questo importantissimo risultato, a beneficio dell’intero sistema e a conferma del valore del riciclo organico - aggiunge Marco Versari, presidente di Biorepack (nella foto) -. Grazie all’integrazione tra nuovi materiali e tecnologie di raccolta e trattamento siamo il paese europeo con il sistema di gestione della frazione organica più efficiente, vero e proprio modello di bioeconomia in grado di offrire soluzioni concrete nel segno della circolarità delle risorse e dello sviluppo sostenibile".
Biorepack è il nuovo Consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile, operativo dal 1° gennaio scorso come settimo consorzio di filiera del sistema Conai. Sono chiamati ad aderire i produttori o importatori di bioplastiche compostabili (categoria Produttori) e i fabbricanti e trasformatori di imballaggi in bioplastica (e relativi semilavorati), compresi gli importatori di imballaggi vuoti o semilavorati (categoria Trasformatori). Chi produce packaging in plastica convenzionale e bio, deve ovviamente aderire sia a Corepla che a Biorepack. É ammessa l'iscrizione volontaria degli utilizzatori (commercianti, distributori, utenti, importatori di imballaggi pieni) e riciclatori, ovvero le imprese imprese che trattano a fine vita gli imballaggi compostabili conferiti con la frazione organica.
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