
Il costruttore di presse ad iniezione
Sumitomo (SHI) Demag mostra
resilienza alla pandemia e al rallentamento del settore gomma-plastica a livello internazionale, mettendo a segno risultati addirittura in
crescita rispetto al 2019, almeno per quanto riguarda la domanda di macchine. Nei
primi otto mesi dell’anno, il costruttore nippo-tedesco ha visto aumentare gli
ordini del
+24% a 183,7 milioni di euro (contro i 148 milioni dello stesso periodo 2019), mentre il
fatturato ha toccato
152,3 milioni (-19%): le stime a
fine anno sono pari, rispettivamente, a 275 e 250 milioni di euro, contro i 231 e 282 milioni dell’esercizio 2019.
I buoni risultati sono imputabili alla
tenuta dei principali
settori applicativi in cui la società opera, dal packaging al medicale, con positive ripercussioni sulle vendite di
presse elettriche, che se in Europa rappresentano circa il 50% delle consegne nel segmento di tonnellaggio medio-piccolo, in Sumitomo (SHI) Demag salgono a quasi l’80% del totale, con un parco installato intorno alle 70mila macchine a livello globale. Tanto che quest’anno è partita la costruzione di presse
IntElect anche in
Giappone, oltre che a Wiehe.

Sumitomo (SHI) Demag sta inoltre riorganizzando le
attività commerciali a livello di gruppo, con la creazione di
cinque divisioni rivolte ai principali settori applicativi, sotto la guida di
Siegfried Köhler, dal 1° ottobre scorso direttore del dipartimento
Worldwide Corporate Sales presso la sede di Schwaig, in Germania. “Con questo riallineamento vogliamo creare un collegamento rapido e diretto tra le esigenze dei clienti e lo sviluppo del prodotto - spiega Köhler -. Ciò ci consentirà di sfruttare la competenza e l'esperienza in modo molto più mirato ed efficiente a vantaggio dei nostri clienti”.