16 marzo 2018 08:50
Il 2017 è stato un buon anno per i costruttori italiani di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma, addirittura meglio delle iniziali previsioni stilate alla fine dell’anno scorso. Secondo i consuntivi elaborati dall’associazione di settore Amaplast, tutti i principali indicatori hanno registrato un incremento a due cifre rispetto al 2016: la produzione è aumentata del 10% a 4.670 milioni di euro, le esportazioni sono cresciute del 12% a 3.310 milioni e il mercato interno ha confermato la ripresa con un aumento del 10%, a 2.330 milioni di euro.
In progressione anche le importazioni, cresciute di ben il 14% a 970 milioni di euro; ciò nonostante, il saldo commerciale con l’estero si è ulteriormente consolidato nel corso dell’anno, toccando 2.340 milioni di euro, l’11 percento in più rispetto al 2016.
PRODUZIONE TRAINATA DA EXPORT E INDUSTRIA 4.0. La produzione – stimata dall’Associazione, in mancanza di rilevazioni oggettive - è stata sostenuta sia dal brillante andamento delle esportazioni, che assorbono ormai il 70% del suo valore, sia dal mercato interno, che ha evidenziato nel corso dell’anno decisi segnali di ripresa, anche grazie alle misure a sostegno degli investimenti in beni strumentali messi in campo nell’ambito del Piano Nazionale Industria 4.0. Mercato interno che ha trainato anche le importazioni di tecnologie dall’estero.
“L’orizzonte temporale del portafogli ordini dei costruttori italiani si è notevolmente allungato: sono numerose le aziende che hanno programmato la produzione almeno fino alla fine dell'anno e non poche hanno difficoltà a soddisfare le richieste dei clienti”, segnala con soddisfazione il presidente di Amaplast, Alessandro Grassi (nella foto).
BENE LE VENDITE IN EUROPA. Il mercato europeo si rivela il più consistente e dinamico per le tecnologie made in Italy: in ambito UE, nelle primissime posizioni Germania e Francia mostrano un miglioramento di oltre 20 punti percentuali rispetto al 2016. E’ però più in basso nella classifica, precisamente al decimo posto, che si rileva il +69% messo a segno dalle vendite alla Romania: grazie ad un picco di forniture messo a segno nell’ultimo trimestre dell’anno il paese ha spinto fuori dalla top ten dei paesi di destinazione - anche se solo di una posizione - la Russia, che lo scorso settembre vi si era riaffacciata. Peraltro, rileva Amaplast, il recupero russo prosegue a ritmo sostenuto (+67%) e il valore delle forniture italiane di macchinari ha quasi raggiunto i 100 milioni di euro.
ASIA E AMERICA. Meno brillante l’export verso l’Asia, che ha scontato il rallentamento degli ordini dal Medio Oriente (soprattutto Arabia Saudita e Iran) e una ridotta crescita del Far East (inferiore al +5%), dove i due più importanti mercati hanno mostrato un cedimento: Cina -2,5% e India -6%.
Passando ai mercati nordamericani, le esportazioni mostrano segnali discordanti: le vendite di macchine estampi negli Stati Uniti hanno registrato un incremento del 20%, con picchi fino al +30% nel corso dell’anno, mentre le forniture al Messico hanno mostrato un calo di quasi 17 punti, ridimensionando le perdite di oltre venti punti subite nei mesi precedenti; risultati che arrivano però dopo il boom del 2016.
Secondo l’associazione dei costruttori italiani, l’introduzione di dazi all’importazione di varie categorie di prodotti – minacciata in questi giorni dall’amministrazione Trump – non dovrebbe riguardare le macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma. Del resto, la produzione nazionale non è sufficiente a coprire la domanda dei trasformatori locali e l’imposizione tariffaria risulterebbe del tutto controproducente per il comparto gomma plastica statunitense.
In Sudamerica, si conferma la ripresa delle forniture in Brasile, che sfiora il +40% sul 2016, per un valore complessivo tornato nuovamente sopra i 50 milioni di euro.
Dal punto di vista merceologico, si rileva l’andamento particolarmente positivo delle vendite all’estero di tutte le principali tipologie di macchinari per la trasformazione primaria, nonché degli stampi, che tradizionalmente rappresentano poco meno di un terzo dell’export italiano di settore.
ASPETTANDO PLAST. Per quanto concerne il 2018, l’occasione per tastare il polso al settore sarà offerto da Plast 2018, la triennale delle materie plastiche e della gomma in programma a Milano dal 29 maggio al 1° giugno. Un primo riscontro positivo arriva dai numeri relativi alla partecipazione di espositori esteri – in crescita di oltre 20 punti percentuali rispetto alla precedente edizione della mostra. “I partecipanti a Plast 2018 sono particolarmente fiduciosi e si attendono che la fiera possa diventare un vero e proprio momento di business, con una consistente raccolta di ordini direttamente in fiera - nota Grassi -. Anche perché sono già diverse migliaia gli operatori che si sono pre-registrati per la visita e la nostra Segreteria sta lavorando per l’organizzazione di qualificate delegazioni di buyer da almeno un trentina di Paesi”.
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