29 marzo 2016 08:45
Il produttore di bioplastiche statunitense Natureworks e l’italiana Metalvuoto hanno messo a punto un nuovo film barriera a base di acido polilattico (PLA) accoppiato con biocoating Oxaqua, soluzione studiata per mantenere la shelf life degli alimenti riducendo l’impatto ambientale del packaging, anche semplificando la struttura dell’imballo, da tre a due strati.
Propylester Ingeo, questo il nome del film, sarà presentato all’Innovation Takes Root, il forum internazionale di Naturework che si terrà ad Orlando, in Florida, da domani fino al 1 aprile, per fare il punto sulle ultime innovazioni delle bioplastiche Ingeo a base di PLA.
FILM LACCATO. “Fino ad oggi l’imballaggio flessibile è cresciuto intorno all’uso di laminati multistrato, perché nessun materiale, preso a sé, era in grado di fornire funzionalità multiple - spiega Gianni Costanzo, direttore esecutivo Metalvuoto -. Ad esempio, sono ancora in molti oggi ad utilizzare l’alluminio per fornire barriera, unito a uno strato di PET e uno strato in PE interno per la saldatura a caldo. Oggi, grazie alla nostra lacca Oxaqua applicata ad un film in PLA Ingeo, è possibile sostituire due strati di materiali diversi con uno strato in grado di garantire allo stesso tempo un’ottima barriera e capacità termosaldabile".
PROPRIETÀ BARRIERA. Propylester Ingeo ha proprietà barriera inferiore a 0,75 cc/m2/24 ore per l’ossigeno - quindi migliore rispetto al film BOPP metallizzato - e 2,5g/m2/24 ore per il vapore acqueo.
Non solo, afferma Metalvuoto: il film base Ingeo laccato Oxaqua garantisce una buona resistenza della saldatura (> 80 g/cm), eliminando la necessità di uno strato sigillante aggiuntivo e consentendo così una ulteriore semplificazione del packaging.
Il nuovo film è indicato per applicazioni di imballaggio alimentare con impianti form-fill-seal (FFS) orizzontali o verticali, mostrando una buona processabilità.
METALVUOTO. Con sede a Roncello (MB), Metalvuoto nasce all’inizio degli anni ’70 con la metallizzazione di film plastici destinati sia al settore packaging alimentare che al settore elettrico. Nel 2008 la società ha introdotto sul mercato Oxaqua, frutto di una ricerca condotta in collaborazione con l’Università di Milano, film trasparenti ottenuti sostituendo all’alluminio, elemento barrierante, lacche a base d’acqua, impermeabili e idonei al contatto con alimenti.
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