Photonike sigla accordi con Green Power Industries per costruire micro-impianti per zucchero, PE verde e PLA.
6 luglio 2015 06:00
La nuova Sandretto non smette di soprendere: oltre alle presse ad iniezione e alle stampanti 3D, l'azienda di Pont Canavese costruirà in futuro anche impianti per la micro produzione di zucchero - i cosiddetti mini zuccherifici - ideati e progettati dalla azienda britannica Green Power Industries (GPI), con la quale la capogruppo Photonike Capital ha stretto un accordo di collaborazione.
L’attività, portata avanti dalla divisione Engineering Process di Sandretto già dal mese in corso, riguarda la costruzione e vendita a livello mondiale di impianti per la produzione di zucchero a bordo campo, con costi competitivi e investimenti che partono da 1,5 milioni di euro per le unità più piccole, fino ad arrivare a 14 milioni per quelle più grandi.
“GPI ha scelto Sandretto come produttore ‘a facòn’ oltre che licenziatario mondiale per la vendita - fanno sapere da Pont Canavese -. Sandretto si occuperà anche della industrializzazione ed ottimizzazione futura, oltre che della manutenzione degli impianti venduti”. Il portafoglio ordini di GPI ammonterebbe a una trentina impianti in 12 paesi, principalmente emergenti.
Ma non è la sola novità che riguarda il costruttore torinese di presse: Sandretto e Green Power industries hanno anche sottoscritto un accordo esclusivo per lo sviluppo congiunto di impianti di produzione di polietilene e PLA partendo da zucchero biologico, che potrebbero essere disponibili già a partire dal 2016. “Lo scopo è produrre bioplastica con impianti ad investimento ridotto”.
Infine, Photonike ha annunciato di aver concluso un accordo, in corso di contrattualizzazione, con la svizzera E.P.P.M. per la produzione ‘a façòn' di impianti di smaltimento rifiuti basati su tecnologia Thermo Waste Oxidation (termo ossidazione lenta). “Tali impianti, già da tempo distribuiti dalla ditta svizzera, permettono lo smaltimento ad emissioni minime di rifiuti solidi urbani senza pretrattamento né stoccaggio - afferma l’azienda torinese -. In questo caso Sandretto produrrà gli impianti per EPPM su tecnologia concessa e sarà licenziataria mondiale per la sua vendita e manutenzione”.
La capogruppo Photonike Capital ha anche concluso un accordo esclusivo con E.P.P.M. per lo sviluppo, industrializzazione e produzione di impianti - basati su tecnologia proprietaria EPPM - destinati alla produzione energetica da idrocarburi.
Per quanto concerne la vicenda EX OM carrelli di Modugno, dove all’offerta Sandretto è stata preferita quella di LCV per l’auto low-cost, la società di Pont Canavese “ringrazia il Ministero e la Regione Puglia per il tempo dedicato ed augura alla LCV ed ai lavoratori ex OM che l’ambizioso progetto possa essere realizzato. La società, in qualità di fornitore di tecnologie per lo stampaggio plastica, auspica altresì di essere coinvolta come fornitore italiano’’.
‘’La mancata assegnazione dell’area di Bari - spiega Sandretto - non ostacola il piano di rilancio della società, che comunque prevede un ampliamento produttivo per soddisfare le richieste di mercato. Sono già state individuate altre aree industriali in cui sviluppare le linee di produzione aggiuntive per le divisioni Injection Moulding e Additive Manufacturing: la linea di produzione pilota (6.000 pezzi/anno circa) per le stampanti 3D presentate al Plast sarà completata ed in funzione entro il mese di luglio a Pont Canavese (TO)’’.
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