Dell introduce imballaggi ‘carbon-negative’ e utlizza plastiche da riciclo di rifiuti elettronici.
22 maggio 2014 07:06
Il colosso dell’informatica Dell ha lanciato due programmi per ridurre l’impatto ambientale dei prodotti che riguardano sia i materiali per il packaging, sia l’utilizzo di plastiche riciclate provenienti da rifiuti elettronici, secondo una logica di closed-loop.
Il primo progetto vede l’adozione di AirCarbon, materiale per packaging ad emissioni di CO2 negative (dalla culla alla tomba) sviluppato dalla start-up nelle biotecnologie Newlight Technologies.
Si tratta di un biopolimero a base polidrossialcanoati (PHA) ottenuti da metano o CO2 sequestrata, proveniente da attività industriali, agricole, energetiche, discariche o impianti di trattamento acque.
La conversione di CO2 in bioplastica avviene attraverso un processo di biocatalisi messo a punto da Newlight Technologies, che nell’estate dell’anno scorso ha avviato il primo impianto commerciale.
Nell’ambito del programma Dell 2020 Legacy of Good, che raccoglie 21 obiettivi ambientali da raggiungere entro il 2020, c’è anche il passaggio ad imballaggi sostenibili per tutti i prodotti venduti dal gruppo statunitense; tra le misure già adottate per raggiungere questo ambizioso obiettivo l’adozione di packaging a base di bamboo e paglia.
Il secondo progetto avviato dalla società americana coinvolge Wistron GreenTech e prevede l’utilizzo di plastiche riciclate, provenienti dal recupero di rifiuti elettronici (RAEE), nel nuovo personal computer Dell OptiPlex 3030 All-in-One in commercio da giugno.
Utilizzando plastiche rigenerate in luogo di quelle vergini per almeno il 10% di quelle impiegate nella scocca, l’emissione di CO2 in atmosfera per ogni pezzo prodotto scende dell’11%, che si aggiunge ai benefici per il circuito del trattamento dei rifiuti elettronici. Il riciclo in closed-loop è certificato attraverso lo schema UL Environment. L’obiettivo del gruppo statunitense per quanto concerne le plastiche da riciclo è di utilizzarne almeno 25mila tonnellate l’anno entro il 2020.
Wistron è specializzata nella gestione dei RAEE, dallo smantellamento degli apparecchi elettronici al riutilizzo dei materiali per nuovi componenti. Possiede impianti in Texas (Wistron GreenTech) e in Cina (Wistron Advanced Materials): il primo si occupa della raccolta, selezione e trattamento delle schede elettroniche, mentre lo stabilimento cinese è dedicato al riciclo delle plastiche e alla successiva compoundazione in materiali pronti per un nuovo impiego.
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