Studio AMI fotografa un segmento del packaging flessibile che vale 7 milioni di tonnellate annue e 18 miliardi di dollari di fatturato.
7 maggio 2014 05:46
Secondo un recente studio di mercato pubblicato da AMI Consulting (“BOPP films - the global market”) il mercato dei film in polipropilene biorientato (BOPP) vale oggi 7 milioni di tonnellate annue a livello mondiale, per un giro d’affari stimato in 18 miliardi di dollari, pari a circa 1,3 miliardi di euro.
Un segmento che negli ultimi anni ha mantenuto un tasso di crescita superiore alla media e che continuerà ad aumentare i volumi anche nei prossimi cinque anni, ad un tasso del 3-5%, fino a raggiungere 9 milioni di tonnellate annue entro il 2018.
I mercati che presentano i maggiori volumi, tassi di crescita e dove oggi si trovano i principali produttori di film, sono quelli dell’area che AMI definisce CHIME, ovvero Cina, India e Medio Oriente.
La concentrazione della produzione in quest’area - notano gli analisti britannici - incrementerà il commercio di film BOPP aumentando la pressione sui produttori locali, soprattutto nei mercati più maturi, dove sono in funzione impianti più datati e meno efficienti.
AMI stima l’export internazionale di questi prodotti in 1,8 milioni di tonnellate sui 7 milioni prodotti l’anno scorso, di cui 800mila tonnellate a livello interregionale. Solo la Cina esporta circa il 10% della sua produzione, pari a 3 milioni di tonnellate, con effetti distorsivi sull’industria asiatica dell’imballaggio flessibile, dove questi prodotti sono in larga parte diretti.
L’Europa, storicamente esportatrice netta di film BOPP, oggi è l’area che ne importa di più, un volume stimato in 100mila tonnellate annue, soprattutto da India, Medio Oriente e Nordafrica.
Anche la struttura della produzione è cambiata in modo significativo. Negli ultimi tre anni sono emersi due produttori con un fatturato superiore al miliardo di dollari: Il primo è Jindal Poly Films, con base in India, che nel 2013 ha acquisito le attività di ExxonMobil Chemical Films ed ora ha una capacità produttiva superiore alle 400.000 t/a; il secondo è Tahgleef Industries, con sede a Dubai, con volumi di produzione solo di poco inferiori, raggiunti attraverso acquisizioni in Europa e Nord America, l’ultima delle quali riguarda la spagnola Derprosa.
Ciò nonostante, questi due gruppi non coprono insieme più del 10% del mercato e sono a rischio di sorpasso - nei prossimi anni - da parte dei produttori cinesi, che stanno effettuando importanti investimenti in capacità produttive. Nel paese asiatico si sta passando da un modello basato su stabilimenti con 4-5 linee di grande dimensione ad una rete di siti distribuiti sul territorio con linee ad alta velocità con larghezze di 8,7 e 10,4 metri, integrati verticalmente con la produzione di polipropilene.
Per informazioni: BOPP films - the global market
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