Per la Commissione Europea DINP e DIDP sono sicuri per tutti gli articoli di consumo, compresi articoli per infanzia e sex toys.
10 febbraio 2014 07:40
Gli ftalati ad alto peso molecolare DINP e DIDP sono sicuri per tutti gli articoli di consumo, compresi giocattoli e articoli per l’infanzia, nonché per i "sex toys”. L’assoluzione arriva dalla Commissione Europea, che in un documento diffuso a fine gennaio conferma le principali conclusioni presentate nell’agosto dello scorso anno dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), chiamata nel 2009 ad esaminare le nuove evidenze scientifiche su questi due ftalati ad alto peso molecolare.
La Commissione ha concluso che “nessun rischio inaccettabile é stato riscontrato nell’utilizzo degli ftalati DINP e DIDP in articoli diversi dai giocattoli ed articoli per l’infanzia che possono essere messi in bocca”. La Commissione ha dunque concluso che le restrizioni in vigore per DINP e DIDP nei giocattoli e negli articoli per l’infanzia che possono essere messi in bocca debbano essere mantenute (le restrizioni precauzionali sono in vigore già dal 2005). La Commissione ha successivamente concluso che “alla luce dell’assenza di ulteriori rischi derivanti dall’uso degli ftalati DINP e DIDP, la valutazione di eventuali sostituti si é rivelata essere meno rilevante.” Il DINP e il DIDP sono dunque sicuri per i consumatori in ogni loro applicazione.
“Sicurezza e prestazioni ottimali dei plastificanti sono fondamentali per i numerosi e durevoli articoli in PVC flessibile usati ogni giorno da milioni di europei”, sottolinea l’Associazione europea dei produttori di plastificanti e intermedi (ECPI), fiduciosa che la comunicazione della Commissione serva a rassicurare i consumatori ed a stabilizzare il quadro normativo. “DINP e il DIDP hanno dimostrato di essere dei sostituti affidabili per gli ftalati classificati a basso peso molecolare e soggetti ad autorizzazione REACH”, aggiunge il direttore di ECPI Stéphane Content.
Per quanto riguarda i bambini - rileva ECPI - l’Agenzia ECHA ha concluso che “non sono necessarie ulteriori misure di gestione del rischio per ridurre l’esposizione dei bambini al DINP e al DIDP”. Nel caso degli adulti, i dati del biomonitoraggio rivisti dall’Agenzia hanno confermato che “l’esposizione al cibo e agli ambienti interni non sono particolarmente significativi” e, in caso di esposizione cutanea a DINP e DIDP, “non si prevedono rischi per gli adulti o per lo sviluppo del feto nelle donne in gravidanza”.
ECHA ha inoltre indicato che l’uso di giocattoli sessuali contenenti DINP e DIDP “non comporterebbe alcun rischio”. Nel complesso, l’Agenzia europea delle sostanze chimiche ha concluso che “non sono necessarie ulteriori misure per la gestione del rischio per ridurre l’esposizione degli adulti al DINP e al DIDP”.
La revisione delle restrizioni sugli ftalati ad alto peso molecolare non classificati è stata resa necessaria dall’articolo 52 dell’allegato XVII del REACH, il quale ha incorporato le restrizioni originali presenti nella Direttiva 2005/84/EC. Questo processo di revisione scientifica della durata di quattro anni ha incluso una consultazione pubblica ed un’opinione indipendente del Comitato per la valutazione dei rischi di ECHA (in inglese “Risk Assessment Committee”, o RAC), che riunisce esperti dei 28 Stati Membri.
Il report di ECHA ha riguardato una valutazione della potenziale esposizione al DINP e al DIDP da ogni tipo di fonte, incluse anche l’aria di ambienti chiusi, la polvere, il cibo, i vestiti, i pavimenti in vinile, gli interni degli autoveicoli ed altre ancora.
Riferimenti
Conclusioni della Commissione (gennaio 2014)
Report finale ECHA (gennaio 2013)
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