L'EFSA avvierà consultazioni sulla versione preliminare del parere scientifico sui rischi derivanti dal bisfenolo A.
29 marzo 2013 06:50
Maggiore trasparenza sui rischi per la salute derivanti dall'assunzione di bisfenolo A (BPA), sostanza utilizzata nella produzione di contenitori in policarbonato e coating per lattine a contatto con gli alimenti. L'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha infatti annunciato che indirà una pubblica consultazione sul proprio parere, ancora in versione provvisoria.
"Grazie alla proroga dei termini per l’adozione del parere scientifico conclusivo a novembre 2013, gli esperti scientifici dell’EFSA saranno anche in grado di analizzare i risultati dei lavori scientifici in atto sul BPA a livello europeo e di singolo Paese, portando a termine al contempo una esaustiva valutazione del rischio", afferma l'Agenzia.
Nel frattempo, è attesa una nuova valutazione del rischio da BPA per la salute umana, condotta dall'Agenzia francese per la sicurezza sanitaria dell'alimentazione, dell’ambiente del lavoro (Anses); in arrivo anche una relazione del comitato scientifico per i rischi emergenti e di nuova individuazione (SCENIHR) della Commissione europea, che riguarda la valutazione dei rischi per la salute umana derivanti dall'uso del BPA nei dispositivi medici.
L’EFSA aveva elaborato nel 2006 una completa valutazione del rischio del BPA, fissando una dose giornaliera tollerabile (DGT) di 0,05 milligrammi/chilogrammo di peso corporeo/giorno. La DGT è la stima della quantità di una sostanza, espressa in base al peso corporeo, che può essere ingerita ogni giorno per tutta la vita senza rischi apprezzabili. Nello stesso studio, l’EFSA aveva anche valutato l’assunzione di BPA da cibi e bevande per adulti, per neonati e per bambini riscontrando in tutti i casi esaminati valori ben al di sotto della DGT. Questo parere scientifico sul BPA è stato riesaminato più volte e, due anni fa, l'Agenzia ha fornito un completo aggiornamento della propria valutazione del rischio.
Dopo la messa al bando del bisfenolo A nei biberon e la pubblicazione di nuovi studi sui possibili rischi per la salute anche in bassi dosaggi, nel febbraio dell'anno scorso l'EFSA ha deciso di procedere a una nuova e completa valutazione dei rischi umani associati all’esposizione al BPA tramite la dieta, analizzando anche il contributo delle fonti non alimentari all’esposizione complessiva al BPA.
Il gruppo di esperti scientifici dell'Agenzia sta anche valutando le incertezze circa la possibile rilevanza per la salute umana di alcuni effetti associati al BPA a bassi dosaggi, osservati nei roditori.
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