Per le parti in plastica di un dispositivo per avicoltura, la britannica Brinsea ha adottato l'additivo Biomaster.
29 gennaio 2013 06:17
Per ridurre la moria di embrioni causata da microbi e batteri durante l'incubazione delle uova, la britannica Briansea ha utilizzato, per stampare l'involucro dell'apparecchio, un materiale plastico additivato con Biomaster, un agente antibatterico permanente messo a punto da Addmaster.
Secondo i tecnici della società britannica, il 25% della mancata schiusa delle uova è imputabile ad una contaminazione batterica che può essere fortemente ridotta con una corretta igiene dell'incubatrice, tanto che dall'inizio di quest'anno gli additivi Biomaster vengono utilizzati da Briansea ovunque sia tecnicamente possibile.
Gli additivi Biomaster sono biocidi a base di argento, con ampio spettro d'azione, in grado di inibire la crescita di batteri quali campylobacter, salmonella e legionella. Vengono forniti in forma di masterbatches, compound o dispersioni in polvere e possono essere impiegati in tutti i principali processi di trasformazione di materie termoplastiche e termoindurenti.
In Italia sono distribuiti dalla HPF di Galatina (LE).
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