5 settembre 2024 09:04

Il Decreto Ministeriale 279, pubblicato nei giorni scorsi in Gazzetta Ufficiale (n.197 del 23-08-2024), descrive i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l’affidamento del servizio di progettazione ed esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali, inserendo la richiesta di strade più durevoli e con prestazioni acustiche ottimali.

Il provvedimento entrerà in vigore il prossimo 21 dicembre intervenendo su diversi aspetti legati alla manutenzione e realizzazione delle infrastrutture stradali: utilizzo di materiale riciclato, emissioni acustiche, durata della pavimentazione, macchinari utilizzati per la posa.

Basandosi su numerosi studi prodotti negli ultimi dieci anni, il consorzio Ecopneus per il recupero degli pneumatici fuori uso (PFU) ritiene che i nuovi criteri possano favorire l'utilizzo di polverino di gomma riciclata nelle pavimentazioni stradali, in linea con i criteri espressi dai CAM:

• le nuove strade ed il risanamento profondo di pavimentazioni esistenti devono avere come obiettivo una vita utile di 20 anni, mentre in caso di risanamento superficiale una durata teorica di almeno cinque anni;
• nel caso di realizzazione di nuove strade, manutenzione straordinaria o adeguamento, si devono utilizzare miscele per strati di usura aventi prestazioni acustiche tali da contenere il rumore da rotolamento immesso nell’ambiente circostante;
• infine, un punteggio premiante viene assegnato all’offerente che prevede un incremento della durata della pavimentazione, e una riduzione dell’impatto acustico con prestazioni superiori a quanto previsto dal progetto.

La gomma di cui è costituito lo pneumatico, sottolinea il consorzio, è una miscela di polimeri di altissima qualità, che aggiunta al bitume o al conglomerato bituminoso offre lunga durata e resistenza all’invecchiamento, fino a tre volte superiori rispetto ad un asfalto tradizionale secondo esperienze internazionali. Contribuisce, inoltre, alla riduzione della rumorosità generata dallo pneumatico nel contatto con la strada mediamente, di 3-5 dB. Garantisce, infine, una maggiore sicurezza, grazie alla superiore aderenza e resistenza alla formazione di buche.

Questa soluzione - nota Ecopneus - è ampiamente impiegata negli Stati Uniti e in diversi paesi europei, mentre in Italia risulta ancora sotto utilizzata, con solo 900 km di pavimentazione su tutto il territorio nazionale.

“L’utilizzo di materiale riciclato è una soluzione vincente per le amministrazioni in termini di riduzione dei costi di manutenzione, delle emissioni di CO2 e del rumore da rotolamento - commenta Giuseppina Carnimeo, Direttore Generale di Ecopneus -. Realizzare il bitume con all’interno polverino di gomma riciclata limita anche il ricorso all’uso di additivi, per lo più di provenienza estera, che hanno un maggiore costo e impatto economico e ambientale. Dopo anni di esperienza e consulenza scientifica su questo tema auspichiamo che il provvedimento fornisca un impulso decisivo alla diffusione di asfalti con polverino di gomma nel nostro Paese”.

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