3 novembre 2023 10:59
Fatturato e margini in calo, nel terzo trimestre dell'anno, per la tedesca BASF, trend condiviso con altri grandi gruppi del settore chimico. La ragione va cercata nella contrazione dei prezzi di vendita rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (-14,4%), in particolare nei segmenti Materials, Chemicals e Surface Technologies, combinata con una contrazione dei volumi (-9,4%) - con l'unica eccezione dell'automotive - a causa del rallentamento delle principali economie.
Nel corso del trimestre, il fatturato del gruppo chimico tedesco è sceso del 28%, da 21,9 a 15,7 miliardi di euro, mentre il margine operativo (Ebit ante special item ) è calato da 1,3 miliardi a 575 milioni di euro, comunque in linea con le stime degli analisti.
L'utile netto è sceso sotto 249 milioni, rispetto ai 909 milioni di euro del trimestre precedente.
Le vendite del segmento Materials sono diminuite da 4,7 a 3,3 miliardi di euro, mentre Chemicals è passato da 3,8 a 2,4 miliardi e Industrial Solutions da 2,7 a 1,9 miliardi.
Per migliorare la propria competitività, in particolare in Europa, a fine febbraio BASF ha annunciato un programma di riduzione dei costi e un piano di adeguamento delle strutture di Ludwigshafen (leggi articolo).
L'obiettivo è tagliare, entro il 2024, di almeno 600 milioni di euro i costi annuali delle attività non legate alla produzione, per risparmiare oltre 700 milioni di euro l'anno entro la fine del 2026. Saranno cancellati 2.600 posti di lavoro, di cui 700 solo nel sito tedesco. Misure di ristrutturazione riguarderanno le divisioni europee Global Business Services e Global Digital Services.
"Entro la fine del 2026, insieme ai 200 milioni di risparmi derivanti dall'adattamento delle strutture Verbund di Ludwigshafen, raggiungeremo un risparmio annuo totale di circa 1,1 miliardi di dollari", spiega il Chief Financial Officer, Dirk Elvermann.
Nel quarto trimestre del 2023, BASF prevede un'ulteriore stabilizzazione della produzione dell'industria chimica globale. Tuttavia - si legge in una nota - "considerando le attuali politiche dei tassi di interesse e i crescenti rischi geopolitici, le prospettive macroeconomiche rimangono estremamente incerte. L'aumento dei prezzi delle materie prime in particolare potrebbe pesare sulla domanda e sui margini".
Per l'intero esercizio 2023, la società conferma le previsioni di un fatturato tra 73 e 76 miliardi di euro, con un EBIT ante special item tra 4 e 4,4 miliardi. "Ci aspettiamo fatturato ed EBIT ante special item nella fascia bassa dei rispettivi intervalli - commenta il CEO Martin Brudermüller -. Esiste il rischio di un ulteriore calo dei volumi e di una riduzione dei prezzi più forte del previsto, se la produzione chimica non dovesse stabilizzarsi".
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