14 settembre 2023 08:50
Una bioraffineria da realizzare in Corea del Sud, presso il petrolchimico di Daesan, per produrre materie prime biobased destinate alla sostituzione di feedstock fossili per plastiche a ridotte emissioni di carbonio e biocarburanti. Un progetto che il gruppo ENI, attraverso Eni Sustainable Mobility, e la coreana LG Chem stanno valutando sotto il profilo della fattibilità tecnica ed economica, primo passo verso un possibile accordo di joint-venture.
La decisione finale sull'investimento è prevista entro il 2024 e, se il progetto verrà approvato, l'impianto potrebbe essere completato entro il 2026 all’interno del complesso petrolchimico integrato che LG Chem ha in funzione a Daesan (nella foto).
Nelle intenzioni dei due partner, la bioraffineria sarebbe in grado di trattare circa 400.000 t/a di materie prime biogeniche utilizzando la tecnologia Ecofining sviluppata da ENI in collaborazione con Honeywell UOP. L'impianto potrà lavorare materie prime rinnovabili per ottenere diversi prodotti, tra cui Sustainable Aviation Fuel (SAF), biocarburante HVO (olio vegetale idrogenato) e bio-nafta da impiegare nei processi di polimerizzazione.
Nell'ambito del progetto, ENI fornirà alla bioraffineria sudcoreana materie prime sostenibili composte prevalentemente da scarti e residui della lavorazione di olio da cucina esausto e oli vegetali provenienti da colture resistenti alla siccità in terreni degradati, semi-aridi o abbandonati, non in competizione con la catena alimentare.
LG Chem apporterà le proprie conoscenze e risorse nella produzione di plastiche prodotte con bionafta, feedstock che utilizza dal 2020. Nell'aprile 2021 è stata la prima azienda chimica sudcoreana a ricevere la certificazione ISCC Plus per nove prodotti Bio-Circular Balanced. Quattro mesi dopo, ha messo in commercio i primi polimeri superassorbenti (SAP) bio-bilanciati, anch'essi certificati ISCC Plus. Nell'ottobre dell'anno scorso, il gruppo sudcoreano ha ampliato il suo portafoglio di prodotti certificati ISCC Plus portandolo a oltre 50 articoli, identificati da marchio LETZero (leggi articolo).
ENI metterà invece a disposizione la sua vasta esperienza nella bioraffinazione, oltre alla tecnologia proprietaria Ecofining. Nel 2014, il gruppo italiano ha convertito, prima al mondo, la raffineria di Porto Marghera in una bioraffineria, intervento replicato cinque anni più tardi a Gela, in Sicilia. 
A giugno di quest'anno, il gruppo italiano ha avviato una joint-venture con PBF Energy, acquisendo il 50% della bioraffineria St. Bernard Renewables in Louisiana (USA) anch’essa basata sulla tecnologia Ecofining.
Eni Sustainable Mobility è la società del gruppo ENI dedicata alla bioraffinazione, alla produzione di biometano, alle soluzioni di smart mobility. Tra i suoi assets ha le bioraffinerie di Venezia e di Gela, la bioraffineria St. Bernard Renewables LLC (joint venture partecipata al 50%) in Louisiana, 22 impianti per la produzione di biometano in Italia, oltre ai nuovi progetti, attualmente in fase di valutazione, per due nuove bioraffinerie a Livorno e a Pengerang (Malesia).
La società prevede di aumentare la propria capacità di bioraffinazione, dalle oltre 1,6 milioni di tonnellate attuali, a oltre 3 milioni di tonnellate annue entro il 2025 e superare i 5 milioni di tonnellate annue entro il 2030.
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