18 novembre 2022 08:56
Si moltiplicano gli annunci di investimenti nel riciclo chimico di rifiuti plastici e non solo in Europa e negli Stati Uniti. Anche in Asia cresce l'attenzione verso un processo che promette di fornire una soluzione al recupero delle frazioni plastiche più difficili da trattare mediante riciclo meccanico.
SK Geo Centric ha recentemente fornito dettagli sul polo di riciclo avanzato che sorgerà a Ulsan nel 2025, con tre diversi processi: dissolvimento in solvente di poliolefine, depolimerizzazione di PET e pirolisi (leggi articolo). Per quest'ultimo è stato annunciato nei giorni scorsi il partner tecnologico: sarà la britannica Plastic Energy, già impegnata in cinque progetti analoghi con il suo processo per la conversione termochimica dei rifiuti in assenza di ossigeno (TAC, Thermal Anaerobic Conversion), da cui si ottiene un olio sintetico denominato Tacoil, che può essere trasformato in biocarburanti o materie prime riutilizzabili nella sintesi di polimeri e specialità chimiche.
Questo processo è già implementato in due impianti gestiti da Plastic Energy in Spagna, a Siviglia (avviato nel 2014) ed Almeria (2017), dove operano in ciclo continuo. Un terzo impianto da 25.000 tonnellate annue è in fase di costruzione a a Notre Dame de Gravenchon, in Francia, nei pressi del polo petrolchimico del gruppo ExxonMobil (leggi articolo).
A regime, l'impianto coreano avrà una capacità pari a 66mila tonnellate annue di rifiuti plastici misti e alimenterà un unità di post-trattamento dell'olio di pirolisi, con processo sviluppato da SK Geo Centric, per complessive 100mila tonnellate annue, pronte per essere impiegate nell'industria chimica al posto di materie prime fossili.
Plastic Energy è anche al centro di un accordo siglato al G20 di Bali con ExxonMobil e PT Indomobil Prima Energi, per la costruzione di un impianto di riciclo chimico in Indonesia, che nelle intenzioni dei tre partner avrà una capacità di 100mila tonnellate annue, con avvio previsto nel 2025. Il progetto prevede investimenti nel paese anche per aumentare la raccolta e selezione dei rifiuti plastici.
Restando in Asia, a settembre, Petronas Chemicals ed ExxonMobil hanno siglato un accordo per avviare un progetto di riciclo chimico di rifiuti plastici su larga scala in Malesia (leggi articolo), mentre all'inizio dell'anno Toyo Styrene, principale produttore giapponese di polistirene, ha avviato i lavori di costruzione di un nuovo impianto per la depolimerizzazione di rifiuti stirenici con tecnologia concessa in licenza dalla statunitense Agilyx (leggi articolo).
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Il costruttore italiano ha messo a punto un modello capace di raggiungere velocità superiori ai 70 m/min garantendo allo stesso tempo massima flessibilità operativa.
L'evento dedicato al riciclo degli imballaggi in plastica, a cui nessun operatore del settore può mancare, si terrà il 21 e 22 giugno presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese.
Nel 2022 sono state gestite dal consorzio autonomo 48.000 tonnellate in più di rifiuti plastici rispetto all'anno precedente. Parte il sistema di monitoraggio CEMS.