10 novembre 2022 08:42
É stato presentato ieri a Ecomondo il 28° Rapporto annuale Responsible Care, programma volontario su base mondiale per la promozione dello sviluppo sostenibile dell’industria chimica. I risultati confermano la strada già intrapresa dal settore negli ultimi anni in termini di sicurezza sul lavoro, efficienza energetica e riduzione degli impatti climatici.
In termini di sicurezza - si legge nel rapporto -, l’incidenza degli infortuni nella chimica italiana è inferiore del 41% rispetto alla media del comparto manifatturiero. Inoltre, dal 2010 a oggi il numero degli infortuni, a parità di ore lavorate, è diminuito del 40%.
Guardando invece all'energia, rispetto al 1990 l’industria chimica ha migliorato la propria efficienza energetica del 60% a parità di produzione: un risultato ben superiore all’obiettivo fissato dalla UE (32,5% entro il 2030), ottenuto anche grazie ad investimenti in cogenerazione, utilizzo di energie rinnovabili ed economia circolare.
Sempre rispetto al 1990, le emissioni dirette di gas serra sono state tagliate del 62% e le emissioni in atmosfera mediamente del 95%, grazie a miglioramenti di processo e prodotto e all’adozione di nuove tecnologie. Positivi anche i risultati in termini di consumo di acqua (-44%) e di produzione di rifiuti (-3,4% in un anno), con un miglioramento della loro gestione: il riciclo è la prima modalità di trattamento ed equivale a quasi il 30% del totale.
“Questi risultati sono frutto di un ingente impegno economico delle nostre imprese, che investono per sicurezza, salute e ambiente mediamente oltre il 2% del fatturato annuo, pari circa a un quarto degli investimenti totali", ha sottolineato Paolo Lamberti (nella foto), Presidente di Federchimica, la Federazione nazionale dell’Industria chimica che dal 1992 gestisce il programma Responsible Care in Italia. “Anche nel difficile scenario in cui ci troviamo a operare, perseguire lo sviluppo sostenibile è prioritario - ha aggiunto -. La transizione ecologica è un cambiamento fondamentale sotto il profilo sia ambientale, sia economico, purché non si perda di vista il rapporto tra costi industriali, benefici della collettività e tempi necessari per la sua piena e concreta attuazione”.
“La chimica è una infrastruttura tecnologica innovativa, in grado di rendere più sostenibili i processi produttivi e i prodotti stessi, con un effetto virtuoso anche per i comparti utilizzatori. I risultati in continuo miglioramento – ha concluso Lamberti - dimostrano che affrontiamo i temi ambientali con serietà e concretezza, andando oltre gli slogan semplicistici e i falsi miti”.
A conclusione dell'evento si è tenuta la cerimonia di consegna del Premio Responsible Care. Lo hanno ricevuto ERCA, per il progetto “From grey we make green” nella tintura e finissaggio delle fibre tessili, Metlac per lo sviluppo di vernici a ridotta impronta ambientale per imballaggi alimentari e Nippon Gases Italia per il progetto “Remote Job Safety Observations”, importante innovazione sul fronte della sicurezza: consente di assistere da remoto gli autisti cisternisti tramite uno strumento informatico di tele-assistenza interattiva.
Vedi anche: 28° Rapporto annuale Responsible Care (PDF)
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